Effetto Bokeh: cos’è e come ottenere lo sfondo sfumato in fotografiaFotografiaConsigliEffetto Bokeh: cos’è e come ottenere lo sfondo sfumato in fotografia

Effetto Bokeh: cos’è e come ottenere lo sfondo sfumato in fotografia

Modalità priorità di diaframma per fotografare sulla neve

Sai cos’è l’effetto bokeh? Per spiegartelo dovremmo fare un po’ di giapponese. Guarda questo ideogramma: ボケ

Coosa?!? “

Scherzavo, te lo dico subito: l’effetto bokeh è quel fantastico sfondo sfumato che vedi spesso nelle fotografie. 

Il giapponese però c’entra, e ti spiegherò come a breve! Ma non preoccuparti, non siamo qui per imparare questa lingua

In questo articolo vedremo che cos’è l’effetto bokeh, quando e perché si usa e come sfocare una foto professionalmente. Infine, vedremo come creare lo sfondo sfocato con alcune app per iPhone.

Effetto bokeh, lo sfondo sfumato delle foto

L’effetto bokeh indica lo sfondo sfocato di una foto. È una tecnica volta a valorizzare l’area che non è messa a fuoco oltre il soggetto, creando immagini (spesso foto ritratti) sognanti e piacevoli da vedere.

La parola bokeh come avrai capito dalla mia introduzione è di origini giapponesi e sta per “fuori fuoco”: la grafia con l’acca finale è stata introdotta per suggerire la corretta pronuncia agli anglofoni. Per noi italiani è molto più semplice, si pronuncia come si scrive – con la o chiusa e la e aperta, senza accento sull’ultima sillaba.

Tutti gli obiettivi producono una certa quantità di effetto bokeh, non è possibile, infatti, fare fotografie dove ogni angolo risulta perfettamente a fuoco (a meno di non usare la tecnica del focus stacking unendo con del fotoritocco più fotografie, tipica della fotografia di paesaggio).

Ciò che cambia è quanto un obiettivo è in grado di dare questo effetto, quindi quali siano i migliori per ottenerlo, e come far emergere adeguatamente il soggetto da un bellissimo sfondo sfuocato!

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Ma a cosa serve l’effetto sfocato e quando si usa?

Ovviamente quando parliamo di effetto sfocato intendiamo un effetto consapevole, voluto. Non di una foto in cui alcune zone sono fuori fuoco “per errore”. Potremmo dire quindi che l’effetto bokeh è la resa professionale di una foto fuori fuoco.

Ma perché dovrebbe essere utile?

Quando questa tecnica è ben eseguita, è come se il fotografo ti prendesse per mano e ti guidasse all’interno della fotografia. Come se ti dicesse non guardare questo sfondo, non è interessante, oppure, lascia perdere tutto il resto, la cosa più importante è qui davanti a te

Tutto questo però senza cancellare lo sfondo, che continua ad essere ancora “comprensibile” nella maggior parte dei casi.
Anzi, diventando “minimale” nelle sue caratteristiche, diventa in un certo senso ancora più auto-evidente…pensa a questa foto scattata davanti al Taj Mahal in India da Ilaria:

taj mahal effetto bokeh

Ph by Ilaria Cazziol

i soggetti sono evidentemente i bambini, e l’edificio sullo sfondo è privo di dettagli, ma è talmente iconico che la sua stessa esistenza in questa foto di viaggio diventa la caratteristica fondamentale.

 

Quindi quali sono le motivazioni che portano un fotografo a sfocare lo sfondo di una foto?

1. Effetto bokeh per guidare l’occhio di chi guarda 

Nella foto qui sotto, ad esempio, il fotografo ha voluto dare maggiore risalto al soggetto, rendendo “sfumato” lo sfondo. Questo, infatti, con le luci e i vari particolari del locale, avrebbe potuto distrarre l’attenzione di chi guarda.

Effetto bokeh - Guidare l'occhio

2. Utilizzare lo sfondo sfumato per nasconderlo 

Ma perché nascondere qualcosa in una fotografia? A volte è necessario nascondere uno sfondo brutto o poco interessante. E in questi casi ancora di più il fotografo vuole evitare che catturi l’attenzione.

Come nella foto qui sotto. Probabilmente lo spazio che faceva da sfondo a questa foto non era granché e quindi perché dargli un risalto? Meglio nasconderlo e concentrare lo sguardo dell’osservatore direttamente sui fiori, reali protagonisti della foto.

Effetto bokeh - nascondere lo sfondo

In questo caso anche alcune delle rose sono state incluse nel fuori fuoco, perché per scelta del fotografo l’occhio dell’osservatore doveva ricadere su quelle più grandi in alto e sul bocciolo.

 

3. Effetto bokeh per una fotografia commerciale d’impatto

Pensa di dover fotografare un prodotto per una campagna pubblicitaria. Che tecnica utilizzeresti? Il bokeh è un effetto magnifico in questi casi. Riesce a portare l’attenzione sul soggetto principale oscurando tutto il resto senza metterlo in ombra, ma lasciando che faccia da sfondo come componente essenziale della fotografia.

Guarda la foto qui sotto, ad esempio. Il profumo, in primo piano con la scritta, è dove ricade immediatamente lo sguardo, ed è giusto così perché deve restare nella memoria dei consumatori. Tutto il resto è uno sfondo quasi insignificante, dico quasi perché in realtà, senza lo sfondo sfumato, questa foto sarebbe scarna e piatta. 

Se le luci sullo sfondo e le gocce sul piano non fossero ammorbidite dall’effetto bokeh, non solo il nostro sguardo sarebbe andato anche su questi elementi, ma l’intera fotografia avrebbe restituito un’immagine più fredda e statica.

Effetto sfocato pubblicità

4. Sfocare lo sfondo delle foto per creare un’atmosfera da sogno 

Se vuoi far sognare chi guarda le tue foto non può mancare, tra le altre, anche questa tecnica. Il bokeh è in grado di restituire delle immagini quasi magiche. Guarda la foto qui sotto.

Sfondo sfocato effetto magico

Lo sguardo fisso nella fotocamera (sembra quasi che ci stia guardando), la testa leggermente reclinata di lato, è come se questa volpe si fosse messa in posa. Ti aspetti che da un momento all’altro dica: “Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi” (l’hai apprezzata la cit da Il Piccolo Principe, vero? ).

Tutto questo è dovuto solo alla fortuna di aver trovato un animale così disponibile e al fotografo che ha fatto un buono scatto?

Non proprio. L’elemento che dà quel tocco fantastico, quasi fiabesco, è anche l’effetto bokeh che fa da sfondo al soggetto. 

Immagina se il fotografo non lo avesse utilizzato. La volpe sarebbe stata immersa completamente nell’ambiente circostante, avresti notato ogni singola foglia e ogni ramo avrebbe catturato la tua attenzione. Sarebbe diventata, sempre per parafrasare Il Piccolo Principe, una volpe uguale a centomila volpi.

Come sfocare una foto

Ma quindi, questo effetto bokeh come si fa? Come prima cosa imposta la fotocamera per scattare in manuale o nel semi-automatismo “priorità di diaframma” (nella ghiera indicato solitamente come A o Av), così da regolare autonomamente l’apertura dell’obiettivo. 

Modalità priorità di diaframma per fotografare sulla neve

Se non hai idea di cosa stiamo dicendo, forse è il caso di dare un’occhiata a questo video prima di proseguire:

Gli elementi principali che influiscono sull’effetto sfocato sono:

  • apertura del diaframma al massimo, per diminuire il più possibile la profondità di campo;
  • lunghezza focale il più possibile elevata, sempre per ridurre la profondità di campo;
  • distanza del soggetto dallo sfondo, perché più sarà vicino allo sfondo più sarà facile che quest’ultimo venga incluso nell’area di messa a fuoco;
  • distanza del soggetto dalla macchina, ovvero dovrebbe stare il più vicino possibile.

Come avrai potuto vedere la profondità di campo viene citata più volte perché rappresenta un elemento fondamentale per ottenere un buon effetto bokeh.

Andiamo a vedere uno per uno questi punti e cerchiamo di capire insieme perché è così importante. 

Per farlo, però, dobbiamo fare qualche passo indietro per approfondire alcuni concetti che potrebbero non essere chiari.

 

Apertura del diaframma

Il diaframma è un po’ come una finestra: più saranno aperte le tende, più luce entrerà nella stanza.

Nel caso del diaframma, però, la finestra ha una forma circolare, come un oblò. Mentre le “tende” in realtà sono delle lamelle, posizionate all’interno della circonferenza della lente, che si aprono e si richiudono per far entrare più o meno luce.

effetto sfumato apertura diaframma

L’apertura del diaframma, cioè la grandezza del foro creato dalle lamelle, viene espressa con una frazione. Sì, proprio quelle che hai studiato a scuola: ¾, ½ ecc.

Questa è una frazione un po’ diversa, il primo numero, infatti, (il numeratore) è variabile, non lo conosciamo ed è espresso con la lettera f. Il secondo numero, invece, (il denominatore) esprime in quante parti f va divisa, ad esempio f/3 significa che il valore di f viene diviso per tre.

Ma perché la lettera “f” e perché non conosciamo il suo valore? Semplicemente perché f è un valore che varia. Esprime, infatti, il numero della focale, ovvero la lunghezza focale

Quindi l’apertura del diaframma, detta anche rapporto focale, è espressa come una frazione della lunghezza focale. Se ad esempio quest’ultima è divisa per due, l’apertura del diaframma sarà espressa con f/2. 

Ma cos’è questa lunghezza focale? 

 

Lunghezza focale

È molto semplice. La lunghezza focale è la distanza, espressa in millimetri, tra il centro ottico dell’obiettivo e il piano di messa a fuoco, cioè il sensore della fotocamera.

All’interno di un obiettivo fotografico sono previste diverse lenti. La distanza dal sensore, quindi, non è misurata su una lente in particolare, ma su un punto di convergenza detto centro ottico o punto nodale posteriore.

effetto bokeh distanza focale

Profondità di campo, apertura, lunghezza focale ed effetto bokeh

La profondità di campo è la zona di messa a fuoco, cioè la parte della scena che è a fuoco e nitida. 

Apertura del diaframma e lunghezza focale sono due elementi che influiscono sulla profondità di campo e quindi sull’effetto bokeh. 

Se vuoi ottenere un buon effetto bokeh devi diminuire la profondità di campo.

Per farlo bisogna aprire il diaframma al massimo e avere una maggiore lunghezza focale. In questo modo avrai un soggetto in primo piano nitido e uno sfondo fuori fuoco. 

Infatti, maggiore è l’apertura del diaframma, minore sarà la profondità di campo – maggiore è la lunghezza focale, minore sarà la profondità di campo.

Ecco perché, come ti dicevo all’inizio, la profondità di campo è un elemento fondamentale per ottenere un buon effetto sfocato. Tuttavia non è il solo di cui devi tenere conto e sul quale dovrai basare le impostazioni della tua fotocamera.

 

Le distanze: elemento fondamentale per un buon effetto sfocato 

La distanza del soggetto dallo sfondo e dalla fotocamera sono gli altri due punti essenziali se vuoi ottenere un buon effetto bokeh. Soprattutto se non possiedi un obiettivo con un’ampia lunghezza focale.

Un obiettivo 50mm, ad esempio, non rende impossibile sfocare lo sfondo della foto, ma certamente dovrai fare un buon gioco di distanze. Il soggetto dovrà essere sufficientemente vicino alla fotocamera e abbastanza lontano dallo sfondo, in modo da evitare che anche questo finisca nella profondità di campo dove è incluso il soggetto.

Obiettivi per l’effetto bokeh: quali scegliere?

Abbiamo visto l’importanza della scelta dell’obiettivo giusto per realizzare uno sfondo sfumato professionale. Senza entrare troppo nei tecnicismi delle lenti, vediamo quali sono gli altri elementi che influiscono nella creazione di questo effetto.

Se ti stai chiedendo quale obiettivo acquistare per ottenere un buon effetto bokeh, lascia che ti dia qualche consiglio. La forma e le dimensioni di obiettivo e lamelle del diaframma influiscono sul tipo di bokeh che otterrai.

Dovrai essere tu, sperimentando, a trovare l’obiettivo giusto che rispetti le tue esigenze, ecco però qualche consiglio.

Obiettivi per lo sfondo sfumato: la lunghezza focale giusta

Non farti influenzare da quanto ti ho detto finora riguardo alla lunghezza focale: certo, avere un teleobiettivo aiuta ad “avvicinare” il soggetto a sé e “allontanarlo” dallo sfondo, che risulta più schiacciato, ma non è l’unico modo né il migliore.

Il consiglio è quello di utilizzare obiettivi con una lunghezza focale di 50mm o poco più e, per ottenere un buon effetto bokeh, giocare con le distanze.

Altro aspetto da considerare è l’utilizzo di obiettivi con lunghezza focale fissa. Sono preferibili perché consentono una maggiore apertura diaframmatica con un costo relativamente contenuto rispetto a quelli zoom.

Se vuoi sapere di più sulle differenze tra obiettivi zoom, superzoom e fissi, leggi questo articolo.

Per il resto dovrai divertirti a sperimentare, giocando sulle distanze (del soggetto e dello sfondo), sulla messa a fuoco e sulle luci.

 

Il diaframma e le lamelle, la forma giusta per l’effetto bokeh

Effetto bokeh diaframma

L’aspetto dello sfondo sfumato dipende molto anche dalla forma delle lamelle del diaframma dell’obiettivo che si sta utilizzando.

La forma delle lamelle oggi è generalmente circolare. Questo restituisce un effetto bokeh più morbido.

Altri tipi di obiettivi, come lo Zeiss 50 mm con apertura 1.4, rendevano un cosiddetto effetto bokeh ninja, proprio per la forma delle lamelle del suo diaframma che chiudendosi avevano l’aspetto di una stella ninja.

Utilizzare diversi tipi di obiettivi, quindi, ti permetterà di divertirti a creare effetti diversi. 

 

Aberrazione sferica: un difetto o un alleato dell’effetto bokeh?

Altro aspetto importante, relativo agli obiettivi, è l’aberrazione sferica, un difetto della lente che produce un’immagine non perfettamente nitida a causa di una rifrazione diversa dei raggi che la attraversano.

Generalmente le lenti hanno forma sferica, pertanto, la deviazione dei raggi di luce dipende dall’angolo di incidenza sulla lente. 

In pratica i raggi non focalizzano tutti nello stesso punto. Quelli che colpiscono le zone periferiche della lente, focalizzano in un punto che si trova più vicino alla lente stessa. Quelli che invece colpiscono la zona centrale della lente, focalizzano più lontano.

Gli obiettivi moderni tendono a correggere l’aberrazione sferica e per questo motivo restituiscono, rispetto a quelli vintage, un effetto bokeh più duro. 

Scegliere un obiettivo dell’epoca analogica, quindi, potrebbe aiutarti a trovare un effetto bokeh diverso. Sta a te selezionare quello più giusto per la tua fotografia.

 

Ormai avrai capito che, per ottenere l’effetto bokeh, conoscere gli obiettivi, il loro funzionamento e le loro caratteristiche, sono tutti aspetti fondamentali. Se vuoi altri consigli dai un’occhiata a questo articolo dove Marco fa una recensione sull’obiettivo Sony 24-70 Gm dopo un anno di utilizzo.

Altri consigli per ottenere un buono sfondo sfumato

  1. Una buona apertura del diaframma per ottenere questo effetto è da f/4 in giù.
  2. Una buona lunghezza focale è di circa 50-70 mm. 
  3. Nel bokeh, le forme geometriche che “scompongono”, per così dire, lo sfondo, possono avere diverse forme utilizzando un filtro apposito.
    Possono essere tonde, esagonali, allungate, possono avere forma di stella, di vortice, insomma puoi sbizzarrirti utilizzando dei cartoncini da applicare sull’obiettivo o acquistando copriobiettivi appositamente disegnati con varie forme, presenti in commercio come quelli che ti ho indicato qui sotto.

  1. Tenendo l’apertura del diaframma al massimo potresti avere troppa luce. Per evitare che le tue foto vengano sovraesposte puoi applicare un filtro ND per ridurre la quantità di luce che passa attraverso la lente.

  1. Ricordati di allontanare il soggetto dallo sfondo, soprattutto se il tuo obiettivo non è molto luminoso.
  2. Per esercitarti concentrati sui ritratti, uno dei generi fotografici più interessanti in cui applicare il bokeh: chiedi aiuto a qualche tuo amico, troverai certamente qualcuno che vorrà farsi scattare qualche foto. Oppure, se ne hai, approfitta del tuo cane o del tuo gatto.
  3. Sperimenta, prova nuove soluzioni, scatta in casa con il supporto di fonti luminose sapientemente posizionate, ma prova anche all’esterno, rendi protagonisti foglie e fiori di un bosco ma anche oggetti illuminati dalle luci della città.

Effetto bokeh iPhone e altri smartphone

Sei in giro, senza la fotocamera e vedi una scena con un buon potenziale fotografico, come fare a scattare con effetto bokeh con smartphone?

Fotografare con lo smartphone come con la reflex è possibile? Be’ anche se non garantisce il risultato di una fotocamera professionale, è possibile scattare con effetto bokeh anche con lo smartphone.

Ci sono diverse soluzioni, dipende dal tipo di smartphone che si possiede e dal modello.

Effetto bokeh iPhone con modalità Ritratto

Se possiedi uno degli iPhone di ultima generazione, oggi con la modalità Portrait o Ritratto puoi ottenere il tuo effetto bokeh direttamente in foto. 

Grazie alla doppia fotocamera puoi ottenere un soggetto nitido su uno sfondo sfocato direttamente con la fotocamera del cellulare, senza dover scaricare app per sfocare le foto. 

Altri modelli e brand hanno una funzionalità “ritratto” integrata che fa proprio questo, ma in sede di sviluppo dell’immagine: il software di lettura dell’immagine sfoca artificialmente lo sfondo dietro il soggetto, e a volte fa anche un ottimo lavoro (anche se potrai quasi sempre notare il fatto che sia una modifica fatta dal software e non una caratteristica della lente andando a zoomare sui contorni del soggetto).

 

App per sfocare foto

Se non hai un modello molto recente la soluzione migliore è scaricare un’app a pagamento come Tadaa Srl.

effetto bokeh app per sfocare foto

Questa applicazione per iPhone consente di scattare fotografie e successivamente di selezionare le aree che devono restare a fuoco mentre tutto il resto rimane sfocato.

Di app per sfocare foto internet è pieno, ma se stai cercando un app con effetto bokeh gratis dai un’occhiata a Focos, ne parliamo in questo articolo sulle migliori app per foto.

Effetto Bokeh Photoshop

Infine, non possiamo non menzionare il fatto che sia possibile modificare le fotografie in post-produzione e sfocare artificialmente lo sfondo.

Anche in questo caso i risultati non possono essere dello stesso livello di una fotografia costruita partendo da una buona composizione fotografica e scattata con le lenti giuste, ma con un po’ di impegno si possono ottenere risultati discreti.

Photoshop consente di realizzare lo sfondo sfumato in diversi modi:

  1. uno di questi è utilizzando un’immagine con effetto bokeh già presente in rete (ne puoi trovare gratuite e di qualità su siti come pexels.com) e inserendola nella tua foto come sfondo. Una volta incorporata, è possibile adattarla al contesto anche nei colori attraverso la regolazione della tonalità e saturazione.
  2. Altro sistema è quello di utilizzare i pennelli e riprodurre l’effetto bokeh in modo totalmente manuale: puoi farlo creando delle sfere luminose selezionando i colori della fotografia stessa, applicando il pennello e regolando sfocatura e colore finché il risultato non ti soddisfa.
  3. Infine, utilizzando la versione aggiornata di Lightroom potresti provare a sfocare ulteriormente uno sfondo utilizzando le maschere automatiche: puoi inserire una maschera che selezioni automaticamente il soggetto, aggiustare manualmente la selezione, e poi invertirla per selezionare a questo punto tutto ciò che non è il soggetto in primo piano. Una volta ottenuta questa divisione, puoi giocare con i parametri del pannello Base andando a muovere voci quali “nitidezza” per rendere più o meno definiti i dettagli dello sfondo.

 

Se ti interessa saperne di più sulla post-produzione professionale delle fotografie e su come ottenere questi effetti, dai un’occhiata al nostro videocorso Lightroom Master:

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Effetto bokeh, conclusioni

L’effetto bokeh è diventato ormai una forma d’arte, sempre più comune tra i fotografi. Non solo è un effetto che dona un particolare fascino alle fotografie ma ti permette, in casi estremi, di eliminare uno sfondo che distrae, senza eliminarlo per davvero. 

Ricordi la foto della volpe? Lo sfondo sfumato ha dato alla fotografia un che di magico, ma non è stato eliminato completamente, anzi la sfocatura rende tutto ancora più affascinante.

In questo articolo abbiamo visto come sfocare una foto creando uno sfondo sfumato professionalmente con la propria fotocamera e utilizzando le giuste tecniche e la giusta attrezzatura. 

Poi abbiamo visto come farlo anche con lo smartphone utilizzando app per sfocare le foto, e infine ti ho dato qualche dritta per poterlo fare anche al computer utilizzando Photoshop o Lightroom.

Se ti piace questo effetto, esercitati, inizia dai ritratti e poi concentrati anche su oggetti più piccoli, su elementi naturali ecc. Sperimenta e trova la tua strategia, ma attenzione a non abusarne. 

L’effetto bokeh è una tecnica interessante ma non deve diventare una regola.

Spero di esserti stata utile e, se ti va, raccontaci nei commenti tu come la utilizzi!

 

Un abbraccio,

Adriana

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Curiosa, appassionata, sognatrice, amante dei viaggi, della lettura, della scrittura, delle lingue e della LIS. In piena crisi esistenziale dal 1982, ancora in cerca di un ruolo nella società, sto scoprendo che alla fine non mi interessa affatto averlo. In viaggio e in scoperta tutti i giorni di me stessa e del mondo che mi circonda. Aperta a nuove esperienze e la fotografia è una di queste.

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