Everest base camp senza volare: tutto ciò che devi sapere

everest base camp senza volare

Uno tra i motivi che spingono le persone a visitare l’Annapurna anziché l’Everest sono sicuramente i costi, che sono sicuramente più alti nel secondo. Tra le ragioni, oltre all’altitudine più elevata, c’è anche che per visitare l’Everest bisogna prendere 2 aerei: un aereo da Kathmandu a Lukla e un’altro che da Lukla ti riporterà a Kathmandu.

Quello che molte persone non sanno, è che è possibile raggiungere l’Everest base camp senza volare risparmiando così circa 320 dollari di voli. Quello che ancor meno persone sanno è che per fare ciò non serve smazzarsi una settimana in più di trekking da Jiri, e che si può comodamente arrivare a Phaplu, a soli tre giorni di cammino da Lukla. Curioso?

surke

Come Visitare l’Everest base camp senza volare

Ci sono due alternative se vuoi raggiungere l’Everest base camp senza volare: la prima è prendere un bus che da Katmandu ti porterà a Jiri, della durata di circa 15 ore, e una volta arrivato a Jiri avrai 7 giorni di cammino ulteriori prima di arrivare a Lukla. La corsa in bus non è delle più comode, e 7 giorni di cammino in più sono parecchi, ma questa opzione è davvero economica: circa 5€!

Questo tratto è poco frequentato dai turisti quindi è veramente consigliato per chi cerca un po’ di relax e godersi paesaggi diversi da quelli che si possono vedere in quote più alte.

Ovviamente questa tratta aggiunge sette giorni al tuo cammino, nel caso decidessi di farla anche nella via di ritorno i giorni di cammino da aggiungere diventano circa 14. Inoltre, non farti ingannare: nonostante l’altitudine complessiva si riduca andando verso Jiri, su questo trekking scoprirai l’espressioneNepali flat in tutta la sua potenza: su e giù, giù e su, con dislivelli quotidiani anche di 1.500 metri.

 

Everest base camp partendo da Phaplu


Se vuoi accorciare i giorni di cammino anziché prendere il bus per Jiri, puoi prendere una Jeep che da Katmandu ti porterà fino Phaplu, vicino a Salleri (c’è anche un aeroporto da cui partono altri voli per Lukla, ma la differenza di prezzo rispetto a Kathmandu è minima).

Il costo della jeep è di circa 23 euro a testa (2800 rupie nepalesi). La soluzione migliore per accaparrarsi una jeep è quella di recarsi ad una delle tante agenzie che ci sono a Kathmandu e richiedere una Jeep per Phaplu da condividere con altre persone. Attenzione a non farti fregare: una jeep tutta per te ti costerà uno 0 in più, 28000 rupie, ovvero molto più dell’aereo che stai cercando di evitare di prendere! In discesa, invece, non preoccuparti: ti basterà arrivare a Phaplu e chiedere a qualche lodge, tra turisti e locali è molto facile trovare una jeep in partenza la mattina dopo.

Il viaggio in Jeep è di circa 12 ore, ma non sarà un viaggio comodo: la jeep può contenere massimo 8 passeggeri, ma se capita gli autisti non disdegnano di riempirla di più, quindi ti ritroverai con uno sconosciuto che dorme sulla tua spalla molto probabilmente. La partenza da Phaplu è solitamente all’alba, probabilmente anche da Kathmandu.

Arrivando a Phaplu avrai ancora 3 o 4 giorni di marcia prima di arrivare a Lukla, stessa cosa se fatta al contrario. Giorni in cui vedrai lentamente la natura cambiare, avrai uno sguardo privilegiato sulla vita degli sherpa lontano dalle folle dei turisti, e in cui le tue gambe chiederanno pietà per le continue salite e discese infinite.

jeep phaplu

Conviene o non conviene andare all’Everest base camp senza volare?

Non volare su Lukla vuol dire risparmiare circa 320 dollari di volo, ma vuol dire anche allungare il percorso sostanzialmente, puoi considerare un costo di 10 euro (più basso del budget giornaliero che incontrerai a quote più alte) per ogni giorno di cammino. Aggiungere 6 giorni per Jiri significa quindi già aumentare di circa 60€.

Oltre al costo da sostenere per i giorni aggiuntivi di marcia, va anche considerata la stanchezza che 3-7 giorni di marcia possono aggiungere all’impresa totale. 

Insomma, a nostro parere raggiungere l’Everest base camp senza volare partendo da Jiri è poco conveniente. Molte persone lo fanno come trekking iniziale (la stragrande maggioranza), perché è ottimo per l’acclimatamento all’altitudine, ma abbiamo incontrato gente che ha comunque sofferto il mal d’altitudine nonostante questo ed è dovuta tornare indietro. Non ci sembra che il valore aggiunto sia sufficiente quindi.

Viceversa, scegliere di andare (o tornare) da Phaplu è perfettamente sensato. 3 giorni in più non cambiano molto, si risparmia tantissimo in termini economici, non si soffre il freddo né l’altitudine, e si ha la possibilità di vedere la vera vita sull’Everest dove non ci sono quasi turisti ma solo i veri sherpa che vivono in questi luoghi impervi. I vantaggi sono tanti, e gli svantaggi pochi!

A nostro parere però anche il volo per Lukla è un’avventura che vale la pena vivere: vedere i giganti bianchi fuori dal finestrino, volare vedendo la plancia di comando dei piloti, atterrare sulla cortissima pista vedendola in tutta la sua…”cortezza”, sono cose che fanno parte di questo trekking. Può valere la pena pagare 170€ di volo per fare UNA tratta in aereo, ma l’altra, fidati, falla a piedi 😉

paphlu to everest base camp

Scopri il nostro racconto da Kathmandu al campo base dell’Everest dove ti spieghiamo tutto

Itinerario di trekking da Phaplu a Lukla per raggiungere l’Everest base camp senza volare

Ma in cosa consistono questi tre giorni in più di trekking da Phaplu a Lukla? Lo abbiamo raccontato nel dettaglio nell’ultima parte del nostro reportage sul trekking verso l’Everest base camp senza volare, perché noi lo abbiamo fatto al ritorno. Farlo all’andata è assolutamente equivalente (se non per la stanchezza che si rischia di accumulare prima ancora di arrivare alla parte “tosta”), perché questo trekking è ugualmente difficile sia in discesa che in salita. Infatti ogni giorno ti ritroverai a scarpinare per ore e ore in salita, oppure a farti piangere le ginocchia per altrettanto tempo in discesa. Obbligatorie le racchette da trekking, davvero!

Perché? Be’ ecco il dettaglio del trekking da Phaplu a Lukla per tornare dall’Everest base camp senza volare:

  • Scendendo dopo Namche Bazaar, poco dopo Cheplung (2.660m) ricordati di tenere la destra al bivio (troverai le indicazioni per Jiri/Salleri), così da non passare per Lukla e non allungare inutilmente.
  • La prima notte può essere passata a Surke (2.290m), dopo una passeggiata in discesa non particolarmente impegnativa di circa 3 ore
  • Il secondo giorno, l’obiettivo è dormire a Bupsa (2.340m), ma parti presto perché è lunga: da Surke ti aspetta una salita senza pietà fino a quasi 3.000 metri, poi una discesa fino al fiume (2.700m), poi una nuova salita fino al passo successivo, il Kari La, a 3.080 metri, e poi 3 estenuanti ore di Nepali flat tra saliscendi continui. 
  • L’obiettivo del terzo giorno si chiama Nunthala (2.194 metri). Da Bupsa a Chirdi (1.500m), dove attraversi il fiume, è una discesa massacrante di almeno 3 ore, ma bellissima in termini paesaggistici, con viste a volo d’uccello sulle vallate intorno, tutte terrazzate ad arte. Dopo il fiume, attraversato su un lunghissimo ponte tibetano di 109 metri, è un’altra sfacchinata in salita fino a Nunthala – arriverai sfinito.
  • Ci sei quasi: stasera dormirai a Phaplu pronto a prendere la jeep all’alba! Ma arrivarci non sarà facile. Tra Nunthala e Ringmu c’è l’ultimo, grande passo (leggi: ostacolo) sul tuo percorso: il Taksindu La. Le cartine della zona sono sbagliate e riportano questo passo a degli incredibili 3.870 metri, ma tranquillo non è così. Dopo il paese di Taksindu, a 2960 metri, manca solo un’altra mezz’ora al passo. Comunque tra Nunthala e qui ci sono quasi 1.000 metri di dislivello in salita, quindi è un’altra bella sfacchinata di almeno 3 ore. L’aspetto positivo è che, nella zona del passo, avrete delle viste magnifiche sulle montagne intorno all’Everest (secondo alcune guide anche sull’Everest stesso, ma non siamo riusciti a vederlo da nessun punto).
  • Da Ringmu, il peggio è passato. Se volessi spendere 28.000 rupie invece di 2.800 potresti anche prendere una jeep privata da qui, ma non avrebbe molto senso. La strada tra Ringmu e Phaplu non è particolarmente scenografica, è una grande “autostrada” sterrata che segue il profilo della montagna (invece di tagliarla, come farebbero gli sherpa), comoda e non particolarmente ripida, ma terribilmente noiosa. Capirai di essere a Phaplu quando intravedrai la pista di atterraggio, da qui in poi chiedi a qualunque lodge se può organizzare un posto in jeep per Kathmandu per te.

Everest 113

Ce l’hai fatta! Sei tornato dall’Everest base camp senza volare!! Complimenti 🙂

Aggiornamento 2024 – si può ancora raggiungere l’Everest Base Camp senza volare e senza guida?

Dal 1° aprile 2023, il Nepal ha introdotto nuove regole per chi desidera avventurarsi nei suoi famosi trekking: ora è obbligatorio essere accompagnati da una guida per visitare i dodici parchi nazionali e le sei aree protette, inclusi i percorsi iconici verso il campo base dell’Everest e i circuiti dell’Annapurna e di Manaslu.

Consulta qui la pagina ufficiale del Nepal Tourism Board sulle TIMS Card per sapere in quali trekking in Nepal è obbligatoria la guida

Questa decisione mira a garantire la sicurezza degli escursionisti e a creare opportunità di lavoro locali, ma anche se capiamo le buone intenzioni dietro questa scelta, l’idea che le grandi montagne del Nepal non siano più accessibili è un vero colpo.

Già nel 2017 quando noi abbiamo completato questo percorso era obbligatorio ottenere la carta TIMS (Trekkers Information Management System) prima di partire, ma era solo una questione burocratica e di pagare qualche migliaio di rupie nepalesi (2000 rupie più il permesso di ingresso al Sagarmatha National Park). Oggi invece pare che la TIMS non sia più ottenibile per trekkers solitari ma solo con una guida autorizzata.

carta TIMS per everest
carta TIMS per l’Everest nel 2017

Ci sono alcuni siti come questo che sostengono che nella regione dell’Everest non sia necessario l’accompagnamento di una guida. Per quanto sia tendenzialmente affidabile, non siamo riusciti a trovare fonti ufficiali nepalesi che confermino questa eccezione, quindi non possiamo che consigliare a chi voglia affrontare il trekking dell’Everest Base Camp senza guida di leggere il resto dell’articolo, informarsi presso i canali ufficiali e possibilmente attendere di essere in loco per confermare.

Ricorda che, nonostante queste regole siano un duro colpo per noi viaggiatori avventurosi, l’EBC e gli altri trekking nell’Himalaya sono in effetti potenzialmente pericolosi, e abbiamo visto tante persone prenderli sotto gamba e rischiare eccessivamente. Le guide non solo assicurano la tua sicurezza a quote così elevate, ma arricchiscono l’esperienza con conoscenze culturali, linguistiche e ambientali uniche.

E per chi cerca più libertà, ci sono centinaia di chilometri di sentieri a bassa quota accessibili senza guida, pronti a svelarti la bellezza del Nepal in modo autentico e meno turistico.

Prima di partire, assicurati di verificare le ultime disposizioni attraverso il sito del Nepal Tourism Board.

 

Cosa ne pensi? Se ti sembra utile perché non condividi questo articolo con i tuoi amici? Ci farebbe immensamente piacere!

 

Un abbraccio,

Ilaria e Marco

 

Last Updated on Febbraio 24, 2024 by Ilaria Cazziol

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