Fotografare Le Stelle: La Guida Semplice all’AstrofotografiaFotografiaConsigliFotografare Le Stelle: La Guida Semplice all’Astrofotografia

Fotografare Le Stelle: La Guida Semplice all’Astrofotografia

fotografare le stelle cadenti

Ti piacerebbe immortalare la bellezza e l’immensità di un cielo stellato? Non importa che tu voglia scattare la Via Lattea, una Galassia, una Cometa, un U.F.O. In questa guida ti illustrerò l’attrezzatura, le tecniche e le impostazioni che potrai utilizzare per fotografare le stelle.

E con pazienza e volontà riuscirai a scattare foto come questa qua sotto. 

 

 
 
 
 
 
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Ti piace? Allora mettiti comodo e iniziamo questo viaggio tra le stelle.

Fotografare le stelle…cioè? Diverse modalità dell’Astrofotografia

 Prima di cominciare ed entrare nel dettaglio, ecco le varie tipologie di fotografia tra cui puoi scegliere se il tuo obiettivo è fotografare le stelle:

  • fotografare le stelleDeep Sky è il tipo più complesso ma anche il più emozionante.

Se sei intenzionato a fotografare gli angoli più nascosti dell’universo devi sapere che per fotografare occorre premunirsi di una montatura motorizzata sul quale monterete la vostra macchina fotografica (ancora meglio una camera astrofotografica raffreddata) collegata al telescopio e potrai immortalare oggetti famosi come la Galassia di Andromeda o La Nebulosa di Orione.

 

  • fotografare le stelleAstrofotografia a largo campo hai la possibilità di fotografare le nebulose più luminose o le porzioni di cielo ricche di elementi. 

Anche qui ti servirà un astroinseguitore, più un telescopio guida, e in questo modo le stelle non verranno mosse con le indispensabili lunghe esposizioni (ma ne parlerò meglio più avanti).

 

  • fotografare le stelleAstrofotografia Planetaria, dal nome intuisci che puoi fotografare corpi del sistema solare come Saturno, Giove, Marte e anche i crateri lunari. 

Qua devi salire di focale e viaggiare sui 2000mm per i pianeti, e in più munirti di telescopi con apposite lenti che aiutano a raggiungere la focale desiderata.

Invece per la luna sono sufficienti focali inferiori e qualche piccolo trucco. Ad esempio un 500mm con un X2 che lo fa arrivare a 1000mm basta.

Ma ho visto foto fatte anche a 800mm o meno, e poi tagliate in post produzione, che erano sempre molto buone.

 

  • fotografare le stelleInfine l’Astrofotografia Notturna, il tipo più semplice e di cui ti parleremo perlopiù in questo articolo, che di solito ritrae un paesaggio notturno di ogni tipo o il cielo stellato.

Qui le lunghezze focali sono piuttosto basse, idealmente anzi sono dei grandangoli che possono riprendere anche grosse porzioni di terra oltre al cielo; va bene quasi qualsiasi macchina fotografica di buona qualità che abbia la possibilità di scattare in manuale, purché abbinata con lenti luminose (come vedremo a breve).

 

Le basi per astrofotografia di paesaggio

Quando pensiamo alle stelle, l’associazione che ci viene in mente per poterle osservare è quella di utilizzare un telescopio. 

Ma lo sai che puoi farne a meno?

La tua fotocamera andrà benissimo. Il cielo è infinito e offre infiniti soggetti da poter fotografare.

Dipende da cosa vuoi ottenere!

Per esempio per immortalare la luna non ti occorre un telescopio, ma se invece decidi di scattare nel dettaglio uno dei crateri, allora avrai bisogno di un equipaggiamento più corposo.

Se il tuo scopo è poi fare fotografia paesaggistica notturna e immortalare le stelle insieme a porzioni del panorama circostante, be’ puoi iniziare a tirare un sospiro di sollievo perché l’attrezzatura necessaria sarà abbastanza basica.

Vediamo insieme quali sono i passaggi da fare.

1. Scegli la location 

Per immortalare il “Starry Sky” (cielo stellato in inglese, mi piace come suona la parola ) occorre innanzitutto allontanarsi da qualunque fonte di inquinamento luminoso, quindi zaino in spalla e recati lontano dalla città e scegli una location più isolata possibile.

L’ideale sarebbe scattare ad alta quota, ma se hai la possibilità e sei veramente determinato a ricercare un evento particolare da immortalare allora devi isolarti ancora di più.

 Per farti un esempio se mai stato in vacanza in un’isola? Io lo so per esperienza personale, proprio per le sue caratteristiche, in Sardegna è impossibile la sera non spostare lo sguardo verso l’alto.

fotografare le stelle

App per fotografare le stelle

Ultima considerazione, ma di certo non meno importante, anzi! Guardare le Previsioni Meteo. Inoltre considera che il cielo non è “fisso” e ogni sera potresti trovarti con condizioni diverse che vale la pena immortalare: ti consiglio di scaricare delle app specifiche sullo smartphone per aiutarti a pianificare la tua sessione fotografica, scoprendo ad esempio la posizione della Via Lattea,  quella dei pianeti, etc.

Alcune app che puoi scaricare sono: StarWalk2, Stellarium, Sky Safari.

 

2. Equipaggiati con l’attrezzatura più adeguata

La fotografia del cielo notturno richiede una conoscenza di base delle impostazioni ISO della fotocamera (se non sai cosa sono guarda questo articolo sugli ISO) e del processo di acquisizione di immagini a lunga esposizione.

Se sei un principiante non ti preoccupare, lo siamo stati tutti: comincia dalle basi, magari studiando il nostro videocorso di fotografia, e torna su questo articolo quando avrai preso un po’ di dimestichezza con soggetti più facili

Entriamo più nel dettaglio che tipo di attrezzatura ti servirà per fotografare le stelle:

  • Un treppiede: mettiamoci bene impresso che è l’accessorio fondamentale per questo tipo di fotografia. Indispensabile visto i tempi lunghi per tenere la fotocamera ferma e per non far venire i crampi alle braccia. Quindi ti consiglio anche di non essere tirchio sull’acquisto di un accessorio così importante (questo Manfrotto è quello che usiamo noi, ad esempio)
  • Un telecomando per scatto da remoto, che ti permetta di scattare senza creare accidentali vibrazioni e “muovere le stelle”. Molte fotocamere moderne permettono di utilizzare lo smartphone per fare questo. In alternativa puoi utilizzare lo scatto ritardato, ma chiaramente sarà molto meno comodo.
  • Se proprio vuoi fare sul serio, un astroinseguitore ti permetterà di far muovere la tua fotocamera insieme al cielo, per rimanere sempre concentrato sul soggetto che stai fotografando.
  • La fotocamera e l’obiettivo: puoi optare per una fotocamera DSLR, anche Entry-level ovvero una Digital Simple Lens Reflex.

Tradotto semplicemente (se così si può dire), una Reflex. Quindi caratterizzata dalla presenza di un sensore e da un sistema di specchi.

Stesso discorso per una buona Mirrorless, che è simile alla Reflex ma caratterizzata dall’assenza di specchi, il che in realtà la rende più stabile in fase di  scatto e può aiutare a ridurre il micro-mosso.

Obiettivi per fotografare le stelle: quale scegliere?

Invece per quanto riguarda l’obiettivo per iniziare bisogna utilizzare la lente più ampia (grandangolare) e luminosa possibile.

Per fotografare le stelle ma anche il paesaggio notturno che le incornicia ti consiglio un obiettivo entry level come il Tokina 11-16mm f/2.8 AT-X DX II. E se preferisci puntare direttamente ad un livello superiore, ti consiglio il Sigma 14mm f/1.8 DG HSM Art.

Cerca in generale di scegliere un obiettivo che abbia una luminosità alta, con apertura di almeno 2.8 (sopra si inizia a  far entrare troppa poca luce).

 

Per quanto riguarda il corpo macchina, come ormai saprai se ci leggi noi consigliamo il mondo Mirrorless, come entry level ti consiglio la Sony Alpha (6500 o similare per APS-C, 7 per full frame) e anche qua puoi contare sulla compatibilità dell’obiettivo Tokina 11-16mm f/2.8 AT-X DX II.

fotografare le stelle

Tutto ciò che ti ho mostrato ovviamente non ha un costo eccessivo, ma ricorda che dietro all’Astrofotografia esiste un mondo di attrezzatura più sofisticata e onerosa.

  3. Le impostazioni per fotografare le stelle al meglio

Hai consultato le app, quindi raggiunto la location, piantato il treppiede e infine puntato la fotocamera.

Ma ora concentrati sulle impostazioni di base che puoi applicare a molti tipi di macchina fotografica.

  • usa la modalità manuale per verificare tutti i parametri.
  • usa un’apertura del diaframma (o apertura focale) di F/2,8 massimo che ti permette di acquisire molta più luce in modo da catturare anche le stelle meno luminose, non visibili neanche all’occhio umano.
  • Imposta il focus su infinito o comunque molto lontano, così da avere una foto nitida.
  • imposta il tempo di scatto che va calcolato prendendo in considerazione le condizioni di inquinamento luminoso in cui ti trovi e il moto apparente delle stelle dovuto alla rotazione della terra. Per il movimento delle stelle utilizziamo la regola del 600 (che spiegherò più avanti)
  • imposta il bilanciamento del bianco in base al luogo in cui ti trovi ( se non sai come agire, lascia in automanico o prova con “tungsteno”). Considera che se scatti in raw potrai cambiare liberamente questo parametro successivamente.
  • scatta in formato immagine RAW (appunto) in modo da avere un ampio margine di manovra in fase di post produzione.
  • Alza gli ISO fino a quando la camera li regge senza creare troppo rumore, ad esempio per una normale entry-level è meglio non superate ISO 1600, ma è sempre bene conoscere i limiti della propria fotocamera.

 

Come fotografare le stelle puntiformi: regola del 600

Una delle sfide maggiori per chi si avvicina all’Astrofotografia è quello di riuscire a fotografare le stelle non solo mettendole a fuoco correttamente, ma facendole anche venire definite e “puntiformi” come le vediamo con gli occhi.

La regola del 600 non è altro che una formula empirica che determina il tempo massimo di esposizione che ti occorrerà prima che le stelle inizino a risultare dei trattini invece che dei puntini, a causa del moto della terra rispetto al cielo .

No, tranquillo è più complicato scriverlo che farlo

La formula è:

T = 600 / (LF * FC)

Dove T è il tempo massimo di esposizione prima che si verifichi il trailing (questi famosi trattini),

 LF è la lunghezza focale dell’obiettivo utilizzato e FC è il fattore di crop.

I fattori di crop sono i seguenti a seconda del formato del sensore:

  • 1 per le full frame
  • 1.5 per le APS-C Nikon, Sony, Pentax, Fujifilm
  • 1.6 per quelle Canon
  • 2 per Olympus-Panasonic con sensore Micro 4/3

Quindi per fare degli esempi pratici dell’uso della regola del 600 nell’astrofotografia: 

  • Se stai usando un obiettivo con 11mm di focale su una FullFrame, per fotografare le stelle puntiformi puoi usare un tempo massimo di scatto pari a circa 54 secondi.
  • Se usi una fotocamera APS-C Canon devi moltiplicare la focale per 1.6 quindi il calcolo non va fatto con il valore di 11 mm ma con quello di 17. In questo caso il tempo massimo di scatto che potrai usare è pari a circa 35 secondi. 
  • Se usi una fotocamera APS-C Nikon, Sony o altro devi moltiplicare la focale per 1.5 quindi il calcolo non va fatto con il valore di 11mm ma con quello di 16. In questo caso il tempo massimo di scatto che potrai usare è pari a circa 37 secondi.

Così dovresti anche avere più chiaro il motivo per cui più la lente è ampia, meglio è. Perché garantisce tempi di esposizione più lunghi.

Troppo complicato?
Per facilitarti la vita puoi utilizzare il calcolatore OMNI.

Questo non è un calcolo esatto, idealmente ti fornisce più o meno i tempi di esposizione. Quindi il mio consiglio è quello di provare.

Startrail (fotografare la scia di stelle in movimento)

E’ una tecnica molto curiosa e particolare nell’Astrofotografia, infatti grazie ad essa è possibile enfatizzare il moto apparente delle stelle che disegnano dei semicerchi luminosi sulla volta celeste.

Praticamente è l’opposto di prima: vogliamo in questo caso fotografare le stelle, enfatizzandole come linee e non come puntini.

fotografare le stelle

Usando sempre la “Regola del 600” qui verrà calcolato il tempo minimo di esposizione, che andrai ad incrementare a seconda di quanto vorrai rendere lunghi i tracciati.

Quindi armati di santa pazienza perché per i tempi di scatto potrebbero volerci anche diversi minuti, e per realizzare la foto nel suo complesso anche ore!

Non si possono infatti fare foto di ore senza “friggere” il sensore della macchina, quindi per fare questo tipo di foto c’è bisogno di uno scatto temporizzato automatico. Ed è qui devi avvalerti del telecomando a scatto remoto, proprio perché puoi temporizzare gli scatti.

Infine, potrai unire tutte le foto insieme in post produzione per creare un perfetto startrail.

La durata massima dello scatto e la pausa minima tra ciascuno di essi che è consigliato per questo genere di foto varia da fotocamera a fotocamera, mi raccomando informati bene per quelli relativi alla tua così da non rovinare la preziosa attrezzatura.

 

Fotografare le stelle con lo smartphone

Dopo che ti ho illustrato equipaggiamento, le tecniche e le impostazioni, ti “rivelo” che è possibile immortalare un cielo notturno con il tuo smartphone fotocamera.

In generale, come abbiamo spiegato in questo articolo su come fotografare con il telefonino, la fotocamera dello smartphone è molto limitata rispetto a una “vera” ma può comunque fare grandi cose.

Ammettilo quante volte hai provato a fotografare una bellissima luna e poi quando scatti la foto, ti rendi conto che è semplicemente un puntino bianco in uno schermo nero?

L’astrofotografia con una semplice fotocamera del telefono può sembrare un pò inverosimile, ma ci sono alcuni soggetti che possono essere catturati con un iPhone, Android o un altro smartphone.

Alcuni dispositivi sono migliori in questo rispetto ad altri, i più riusciti sono quelli che offrono un buon controllo manuale su esposizione, ISO e (cosa più importante) messa a fuoco.

fotografare le stelle

Ti suggerisco di sperimentare e dove non arriva il tuo smartphone puoi utilizzare delle app apposite per correggere e amplificare le prestazioni.

Una di queste è DeepSkyCamera, è ancora in fase di sviluppo, ma resta una delle migliori. 

In generale, con l’evoluzione tecnologica degli smartphone sarà sempre più facile fotografare le stelle anche con questo piccolo strumento.

 

Siamo arrivati alla conclusione delle nostro viaggio.

Ricorda che fotografare le stelle richiede pazienza e conoscenza, ma allo stesso tempo anche tanta fortuna!

Ti vorrei far notare che la cometa di “Halley” è passata per l’ultima volta nel 1986 E che un ciclo di passaggio dura più o meno 70 anni.

Ma non ti scoraggiare, forse si riuscirà a fotografarla nel suo passaggio per afelio nel 2023, se questo tipo di fotografia diventerà la tua passione.

Ricorda che questa è una guida base per fotografare le stelle e spero che ti sia stata utile. Ma se ti interessa approfondire puoi farlo commentando, e come sempre non esitare a fare domande!

 

Un abbraccio,

Alessia

Oltre ad essere amante di creature pelose e scodinzolanti, ama incondizionatamente la libertà e la trova nei viaggi e nella scrittura. Quest'ultimi vorrebbe renderli sempre di più parte integrante della propria vita,condividendo e dedicando più esperienze possibili.

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