Foto paesaggio: trucchi e consigli per fotografare paesaggi da sognoFotografiaFoto paesaggio: trucchi e consigli per fotografare paesaggi da sogno

Foto paesaggio: trucchi e consigli per fotografare paesaggi da sogno

foto di paesaggi

La fotografia di paesaggio è uno dei generi fotografici più amati, quello che avvicina la maggior parte degli aspiranti fotografi alla fotocamera: il desiderio di imprimere su qualcosa di permanente come una foto la bellezza che ci circonda, i colori di un tramonto, la delicatezza dei petali di un fiore, la danza delle onde del mare….

Ma, come diceva Ansel Adams, è la massima prova per un fotografo…e spesso la sua massima insoddisfazione”.

Quante volte ci troviamo a osservare queste scene con gli occhi colmi di meraviglia, decidiamo di immortalarla in una foto, e poi…

E poi, niente.

Non c’è nulla, in quella foto. Niente di ciò che ci ha spinto a scattare, manca totalmente quell’emozione, quella profondità, quel dettaglio.

E allora ci convinciamo di non essere abbastanza bravi, o di non avere una fotocamera abbastanza potente, o che la luce è sbagliata…rinunciamo a immortalare quella meraviglia, pensando che sia semplicemente “troppo”.

Ma allora perché poi vediamo di continuo sui social e in rete foto di paesaggi che ci lasciano a bocca aperta? Perché qualcuno riesce a catturare quella luce, quella delicatezza, quella danza?

Allora…è possibile.

E a questo punto scatta in noi qualcosa: il desiderio di scoprire come fare foto paesaggio davvero spettacolari.

fotografia di paesaggio montagna

I 9 (+5) segreti per foto di paesaggio bellissime

Be’, hai appena scoperto una delle più frustranti verità fotografiche.
La fotografia di paesaggio, o landscape photography, è DIFFICILISSIMA.

Non c’è nulla di più difficile che racchiudere in una foto la capacità dell’occhio umano di mettere a fuoco più punti contemporaneamente, di vedere le parti più luminose e quelle più buie, di lasciarsi guidare con ordine dalla scena.

Il compito del fotografo paesaggista è quindi proprio “ingannare” la vista, costringere l’occhio che guarda una foto paesaggio bidimensionale a leggerla in modo tridimensionale, guidando lo spettatore in un viaggio nella fotografia.

È quello di cui parliamo approfonditamente nel nostro corso Paesaggista Advanced, oltre 60 video che svelano tutti i segreti della fotografia paesaggistica, dalla preparazione allo scatto, fino alla post-produzione avanzata con Lightroom e Photoshop.

corso di fotografia paesaggista advanced

Non sarà facile, perché l’argomento è molto ampio, ma in questo articolo proveremo a racchiudere un po’ di quel sapere!

1. Fai attenzione alla gamma dinamica nelle foto di paesaggi

È innanzitutto un problema di gamma dinamica: l’occhio umano è in grado di vedere dai 20 ai 24 stop circa, mentre le fotocamere circa la metà!

Dove noi vediamo un cielo azzurro e un paesaggio dettagliato fatto di luci e ombre, lei poverina vede solo una chiazza di luce sovraesposta e un blocco nero.

Anche con l’attrezzatura migliore del mondo non sarà possibile raggiungere la gamma dinamica dell’occhio umano…questo a meno di non utilizzare tecniche come il bracketing, come vedremo più sotto, che permettono di dare i superpoteri alla gamma dinamica della fotocamera!

gamma dinamica occhio dslr foto paesaggi

Ma non finisce qui: c’è anche un problema di composizione.

2. Cura la composizione per fotografare paesaggi come quadri

Con i nostri occhi infatti riusciamo a scorgere naturalmente forme e figure che guidano lo sguardo, a concentrare la nostra attenzione solo in determinati punti, o ad abbracciare l’intero panorama…la fotocamera invece ci riporta solo un insieme indistinto di elementi e colori, tutti sullo stesso piano.

Non c’è errore più grande, quindi, che scattare una foto paesaggistica pensando di fotografare “quello che vedono i nostri occhi”.

La fotografia di paesaggio, in realtà, dovrebbe funzionare al contrario: vogliamo creare una composizione che guidi lo sguardo in un viaggio ordinato nel paesaggio.

C’è un mondo dietro, per riuscirci: dalle attrezzature, alle tecniche, la luce, etc. Anche qui ci sono trucchi come il focus stacking e l’esposizione multipla, tecniche avanzate che vedremo più sotto che ci permettono di ovviare ai limiti fisici della fotocamera.

Ma non pensare che serva per forza attrezzatura costosa e ingombrante per riuscire a fare foto di paesaggi bellissime: anche con un semplice smartphone è possibile ottenere grandi risultati, proprio grazie al fatto che la composizione ha un’importanza fondamentale (spesso più che la luminosità della lente o i megapixel della fotocamera, come invece siamo abituati a pensare).

Ecco le cose più importanti da tenere a mente nella composizione di foto paesaggi sono:

  • cerca sempre un soggetto.
    Il paesaggio in sé potrebbe essere il soggetto, certo, ma nonostante questo vuoi che l’occhio sia guidato verso qualcosa.
    Usa le leading lines, la tecnica del layering, lo sfondo sfocato (effetto bokeh)…quello che vuoi, ma non ti limitare a volerci mettere dentro “tutto”.
  • prova a dare una visione particolare, a trasmettere qualcosa.
    Può essere calma, equilibrio, maestosità, oppure ansia, paura, oscurità…ma fai in modo che il tuo paesaggio parli. L’obiettivo di una foto paesaggistica non è trasmettere il bello, ma “un tipo” di bello. Sta a te scegliere quale.
  • porta pazienza. Le migliori foto di paesaggio vengono dopo molti tentativi, quando si è già stati in un luogo e lo si ha già scelto per l’inquadratura perfetta. Ci si torna all’ora giusta, e…wow! Foto da incorniciare servita!
  • gioca con la fotocamera, prova cose particolari come il bracketing (unione di più foto), le lunghe esposizioni, i filtri…più di qualsiasi altra forma di fotografia, quella paesaggistica è un gioco tra te, la camera, e la natura.

3. Fai fatica!

potenziale fotografico montagna

Photo by Marco Mignano

Diciamoci la grande verità: la fotografia paesaggistica è difficile!

È fondamentale la pazienza, ti dovrai sdraiare, spostare, immergerti nel fango, nell’acqua, nella sabbia. Potresti sporcarti.

Insomma, per ottenere foto paesaggi davvero unici DEVI FATICARE!

Ma non solo…

Dovrai alzarti presto, prestissimo, per immortalare l’alba…o tornare a casa col buio per riuscire a fotografare al tramonto il paesaggio.

Prenderai freddo, oppure avrai troppo caldo…e passerai ore e ore nello stesso punto per riuscire a ottenere il quadro perfetto che hai in mente.

Insomma, se pensavi che fosse una robina semplice da fare durante le tue scampagnate con gli amici, ripensaci.

Il più delle volte capita di essere lì di passaggio e di sperare di ottenere una foto perfetta così, semplicemente puntando e scattando. Ma la verità è che i fotografi paesaggistici vanno a “caccia” di queste fotografie, come per l’astrofotografia, ovvero le foto panoramiche alle stelle.

Quando guardi la classica foto da cartolina non puoi nemmeno immaginare che lavoro ci sia dietro.

Ma se l’idea ti piace, se ami la natura, se apprezzi stare all’aria aperta  e l’idea di fare foto di paesaggio ti ha rubato il cuore…allora ti diamo il benvenuto nel club di coloro che hanno una fotocamera al posto del cuore.

Vuoi scoprire come fare questo genere di foto al meglio? Te la senti davvero? Allora è giunto il momento di vedere cosa significa veramente fare fotografia di paesaggio.

4. Programma le tue foto di paesaggio prima di uscire

Aspetta a uscire di casa in tutta fretta…dove vuoi andare?

Non è una domanda scontata, perché dalla risposta dipendono un sacco di conseguenze e di scelte che dovrai fare.

Ad esempio, vuoi fare foto di paesaggio in montagna, magari paesaggi innevati? Preparati a fotografare sotto zero e indossa l’abbigliamento giusto.

Preferisci le foto di paesaggio al mare? Avrai altri problemi da considerare, come sabbia e vento.

Ci sono tanti modi per trovare i luoghi più interessanti intorno a te, o per pianificare una gita per la tua sessione fotografica: leggi questo articolo su come trovare location fotografiche in giro per il mondo e ti sarà tutto chiaro!

E poi qual è l’ora migliore? Il momento dell’anno migliore? Ci sono un sacco di considerazioni da fare per capire quando sia meglio fare una determinata foto: andare a caso ti porterà probabilmente solo tanta frustrazione, e scatti mediocri.

Noi utilizziamo app fotografiche molto utili come SunLocator Pro per capire quale sia il momento del giorno giusto, Google Earth per studiare la location prima di andarci fisicamente, almeno 3 meteo diversi 1F605 1e poi ci armiamo di tanta, tanta pazienza!

Il bello e il brutto della fotografia di paesaggio è che sei nelle mani del destino: una giornata con previsioni perfette può rivelarsi monotona e senza niente di bello da fotografare, oppure una che prometteva pioggia può regalare un tramonto infuocato che scappa fuori all’ultimo da sotto le nuvole (quante volte ci è successo!).

5. Scegli con cura l’attrezzatura per fotografare paesaggi

fotografia di paesaggio trepVeniamo al tema dell’attrezzatura e partiamo dalla base, ovvero la macchina fotografica.

E qua torniamo all’eterno dilemma Mirrorless o Reflex. Per le ridotte dimensioni la Mirrorless risulterà più comoda, a discapito però della durata della batteria.

Che fotocamera serve per fotografare paesaggi?

Che sia una reflex o una mirrorless, dovrebbe avere 2 caratteristiche fondamentali per essere adatta a questo genere fotografico:

  1. essere tropicalizzata, ovvero trattata e certificata dal produttore per resistere in situazioni di contatto con acqua, sabbia, neve, etc.
    Attenzione, a meno che tu non abbia una GoPro questo non significa che tu possa startene sotto il diluvio universale a fotografare senza preoccuparti, anzi. Però non dovrai correre ai ripari appena senti una goccia di pioggia, ecco.
  2. full frame vs apscavere un buon sensore, che significa che il dispositivo elettronico con cui la macchina rileva i colori e li trasforma in immagine dovrebbe essere il più potente possibile.

In questo senso, idealmente meglio avere una full frame.

Per chi è non addetto ai lavori “full frame” significa, come dice la parola stessa, “formato pieno”, ovvero una camera che ha il sensore di misura maggiore.

Se in altri generi questo può essere un fattore secondario, nella fotografia di paesaggio la dimensione del sensore è particolarmente importante perché:

    • offre una gamma dinamica più ampia, ovvero riduce l’effetto blocco di luce VS blocco di ombra visto sopra, permettendo alla camera di “vedere” più dettagli anche in condizioni di luce difficili.
    • permette di tenere più bassi gli ISO, riducendo il rumore. Con conseguenze su quanto segue.
    • Spesso nella fotografia di paesaggio vorrai avere una grande profondità di campo (= tutto a fuoco), per cui dovrai chiudere il diaframma (f8-f11 circa, ricordati che diaframmi più chiusi di così non forniscono qualità ottimale).
      Se fotografi negli orari migliori, come alba e tramonto, la luce a disposizione sarà poca e quindi dovrai aumentare i tempi di scatto e usare un treppiede, oppure alzare gli ISO, con conseguente rumore digitale…ecco, una full frame ha una maggiore sensibilità alla luce, quindi potrai ottenere buoni risultati anche con tempi non troppo lunghi.

Se tutto quanto sopra ti sembra arabo, probabilmente è perché non hai letto ancora il nostro articolo su come fotografare in manuale. Vai subito, oppure guarda il video, perché queste informazioni ti serviranno per comprendere la fotografia paesaggistica!

Noi ci rivediamo qui sotto tra poco 1F609 1

Le full frame sono generalmente più grosse, pesanti e costose delle fotocamere APS-C o altri formati, ma non è necessariamente così…basti pensare alla mirrorless full frame Sony, la A7C, che ha il primato di FF più piccola al mondo!

Obiettivo per fotografare paesaggi: grandangolo o tele?

fotografia di paesaggio treppiede

La maggior parte della fotografia di paesaggio viene fatta con l’obiettivo grandangolare, ovvero tutto ciò che c’è al di sotto del 35mm.

L’obiettivo grandangolare è quello che ha un angolo molto ampio, anche più di quello che l’occhio umano riesce a vedere. Questo comporta che le immagini possono letteralmente includere uno spazio più grande, che va a simulare ciò che vedi con il tuo sguardo.

Ma non è detto che questa sia l’unica opzione.

Possiamo anche avvalerci del teleobiettivo, che consente al fotografo di “avvicinarsi” all’oggetto che si vuole fotografare.

Permette di catturare il minimo dettaglio che magari sfugge nella grande composizione che è la visione umana, piuttosto che di scovare immagini particolari che altrimenti si perderebbero.
Ma si entra già in un tipo di fotografia diversa.

Idealmente, per la miglior qualità e nitidezza della foto, meglio scegliere un’ottica fissa: l’obiettivo ideale per la fotografia di paesaggio è un 24 mm (18mm se APS-C).

Qui trovi la recensione del 24-70GM Sony che ha utilizzato tanto Marco prima di passare a grandangoli più spinti.

Se non ti vuoi limitare con il fisso, puoi scegliere anche un obiettivo zoom o un tuttofare limitato: un 18-135 è la scelta preferenziale di chi non vuole sacrificare la flessibilità e preferisce spaziare dal panorama al dettaglio, a discapito di un po’ di qualità e dettaglio.

Considera che, come accennato, la luminosità delle lenti in questo genere è un fattore secondario: raramente scatterai con il diaframma molto aperto tipo f2.8, dato che preferirai sempre la messa a fuoco ampia garantita da aperture minori.
Questa è un’ottima notizia perché sappiamo tutti benissimo quanto si paghi la luminosità delle lenti!

Fotografare paesaggi con iPhone o smartphone: è possibile?

regola dei terzi smartphone

Non potevamo trascurare questo piccolo ma potente alleato di tutti i fotografi! Ebbene sì, fare foto di paesaggi spettacolari con un iPhone o altro smartphone fotocamera è fattibile.

Per i paesaggi valgono gli stessi consigli che abbiamo già condiviso per fotografare con lo smartphone con risultati ottimali, in particolare uno:

Cura la tua composizione: è la cosa più importante che hai in un paesaggio con smartphone!

Ovviamente la gamma dinamica di un telefono non può essere quella dell’occhio umano, né quella di una fotocamera grossa e ingombrante…ma gli smartphone hanno un altro vantaggio invece, ovvero un potentissimo software di intelligenza artificiale che “legge” la scena e la modifica di conseguenza.

I telefoni più moderni hanno addirittura una lente grandangolare che, a scapito di un po’ di distorsione ai bordi, può creare immagini fantastiche e foto panoramiche perfette!

Comunque sappi che, se vuoi fare sul serio con la tua fotografia da smartphone, non ti resta che studiare con un corso come il nostro per diventare un vero Smartphotographer Pro.

corso Smartphotographer Pro

Treppiede e filtri per la fotografia di paesaggio

Altro oggetto essenziale nella fotografia panoramica è sua maestà, il treppiede, in quanto offre stabilità e sostiene il peso di macchina fotografica più obiettivo.

E’ un alleato fondamentale, però ha anche il suo costo – soprattutto se lo vuoi compatto, leggero e robusto (e lo vuoi così, credimi).

Nonostante il cavalletto, ti servirà anche un telecomando per scattare da remoto e non rischiare di muovere tutto con la pressione del pulsante di scatto! In alternativa puoi usare lo scatto ritardato (o lo smartphone, considerato che le fotocamere moderne hanno sempre  l’app per il controllo remoto).

Infine, i filtri: quelli ND sono fondamentali per ottenere alcuni effetti, come l’acqua effetto seta, mentre quelli polarizzatori servono per rendere più vibranti i colori o ridurre i riflessi, tutte cose che molto spesso vorrai fare se vuoi immortalare paesaggi.

6. Usa la luce, il tuo miglior alleato

La luce naturale è migliore di qualsiasi flash ed è fondamentale per immortalare un paesaggio.

Questo significa che potresti dover puntare 2 sveglie e 4 tromboni per riuscire ad alzarti molto presto e catturare quel preciso momento in cui i raggi del sole sbucano dietro alla montagna.

fotografia di paesaggio sole

Perché ovviamente è così: proprio quando il sole è basso inizia il momento migliore per la fotografia di paesaggio.

Questo avviene perché i raggi arrivano di traverso e creano una luce morbida e calda, con ombre meno nitide e scure, oltre ai fantastici colori che conosciamo e che sono valsi a questi orari, all’alba e al tramonto, il nome di golden hour.

fotografia di paesaggio mare

E quanto può essere romantico fotografare i tramonti?

Così come le golden hours, esistono anche le blue hours: si tratta di quel preciso momento che avviene poco prima dell’alba o, come in questo caso sotto, poco dopo il tramonto, con luce più bassa e colori bluastri. Il bello della luce é che puoi giocarci ed essere creativo nel ricercarla.

Inoltre per “scovare” questi momenti particolari devi conoscere la zona ed esplorarla, affidandoti agli strumenti suggeriti sopra per sapere con precisione quando il sole sorge/tramonta, dove all’orizzonte apparirà e tramonterà, etc.

fotografia di paesaggio blu

Ti stupirai delle meraviglie che potrai scoprire con la fotografia di paesaggio.
E l’emozione che ti regalerà quella foto perfetta che riuscirai a portare a casa.

7. Sfrutta la fotocamera a vantaggio delle tue foto paesaggio

foto 11 2

Bene, siamo pronti: abbiamo lo zaino pieno di attrezzatura e siamo nella location scelta con cura. E ora?

Ora è il momento di scattare: come fare ad evitare l’effetto “ma che è ‘sta roba?! che abbiamo detto essere il maggior rischio della fotografia di paesaggio?

A livello tecnico ecco qualche consiglio:

  • scatta in RAW: questo ti servirà per ottenere un file di qualità maggiore, da modificare, a cui puoi magari anche aggiungere preset per dare un mood particolare.
    Se non sai cosa significa formato raw, ecco a te un bell’approfondimento.
  • Scatta in manuale per il massimo controllo (hai visto il video sopra, no? 1F61B 1), oppure in priorità di diaframma, così che la fotocamera scelga automaticamente i tempi in base all’apertura (che abbiamo detto dovrebbe essere almeno a f8 se vuoi tutto a fuoco).
  • Tieni gli ISO al minimo per evitare rumore, ovvero quell’effetto “puntinoso” che nelle fotografie di paesaggio si nota tantissimo, specialmente sul cielo.
  • Fai attenzione all’esposizione: come dicevamo il problema con questo tipo di foto è spesso che nella stessa immagine convivono punti molto luminosi e punti molto scuri (gamma dinamica estrema). Dovrai scegliere attentamente per quale esporre, sapendo che in post-produzione un po’ si possono salvare entrambe le situazioni, ma non troppo!
  • Cerca il punto di iperfocale per avere tutto a fuoco: la distanza iperfocale è la distanza oltre la quale tutti gli oggetti hanno una nitidezza accettabile, impostando la messa a fuoco all’infinito.
    In altre parole è quel punto per cui, mettendo a fuoco da lì in poi, saremo sicuri di avere la massima nitidezza possibile per tutto ciò che segue nella scena. Per calcolarla puoi avvalerti di tabelle e vari Hyperfocal Calculator online, oppure cercarla a occhio facendo attenzione a vedere nel viewfinder tutto a fuoco.

8. Fai Post-produzione seria (è il vero segreto)

Ma una volta portato a casa lo scatto, il lavoro del fotografo di paesaggi non è finito, anzi: comincia la parte più tosta. Addirittura, forse la più importante per restituire al paesaggio scattato dalla fotocamera tutto lo splendore che abbiamo visto con i nostri occhi.

Esatto, dobbiamo sviluppare la foto digitale come un tempo avremmo fatto con quella fisica.

Fare post-produzione con Lightroom o altro programma di fotoritocco significa prendere il file grezzo (raw) uscito dalla fotocamera e trasformarlo nel capolavoro che abbiamo visto davanti a noi mentre scattavamo.

Non significa stravolgere, togliere oggetti o persone, inserire cieli che non c’erano o fare fotomontaggi spinti: significa letteralmente dare la nostra personale interpretazione all’immagine!

È essenziale per ottenere foto di paesaggi naturali.

E con naturali intendo che siano realistici per l’occhio umano, sapendo che la fotocamera non sarà mai in grado da sola di catturare lo stesso splendore quindi dovremo farlo emergere noi.

Se non hai una conoscenza avanzata della post-produzione di foto di paesaggio, ti consiglio di seguire il nostro videocorso Paesaggista Advanced: è un’arte sottile e delicata che passa per diversi programmi di fotoritocco, che richiede conoscenze avanzate che avrai al termine del corso.

corso di fotografia paesaggista advanced

9. Usa 5 tecniche avanzate per foto di paesaggi incredibili

Ci siamo quasi: sai praticamente tutto ciò che c’è da sapere sulle fotografie di paesaggio.

Ma ancora non ti soddisfa, vero? Hai visto delle foto paesaggistiche online che ti sembra sfidino o contraddicano le cose che ti ho detto fin qui.

Tipo fotografie di paesaggio con tutti i piani perfettamente a fuoco, o con una gamma dinamica migliore dell’occhio umano, o con alcuni elementi della fotografia “fermi” mentre altri sono mossi…

Bom’è possibile?!

Te lo dico subito: si tratta di alcune tecniche avanzate per fotografare paesaggi di cui ti parlerò brevemente.

1. Bracketing: foto di paesaggi con gamma dinamica impensabile

La prima tecnica è il Bracketing, ovvero l’unione di più fotografie ciascuna delle quali è stata scattata con un diverso livello di esposizione.

Questo permette di ottenere una foto incredibile, con un range dinamico enorme (infatti si chiama HDR, High Dynamic Range) in cui tutti gli elementi del paesaggio hanno la giusta tonalità e il livello di esposizione perfetto, dal cielo più luminoso alle ombre più scure.

2. Fotografia panoramica: molto più di un paesaggio

Ci siamo abituati alle fotografie panoramiche fatto con lo smartphone, ma la verità è che con la fotocamera si può fare la stessa cosa…ovviamente con una qualità incredibilmente più alta! Basta unire in post-produzione vari scatti fatti sul cavalletto et voilà!

Questa tecnica si può anche combinare con la precedente per ottenere un panorama HDR…risultati pazzeschi!

3. Focus stacking, per foto di paesaggi tutte perfettamente a fuoco  

Ricordi quando ti ho detto che non era possibile ottenere foto di paesaggi tutte completamente a fuoco, dalla roccia in primo piano alla montagna sullo sfondo?

Ecco…dimenticalo.
Se sai fare focus stacking puoi: ti basta scattare più foto identiche ma ognuna con un unto di focus differente e poi…sì esatto ormai hai capito, unirle in post-produzione!

4. Foto di paesaggio con multiesposizione

E perché non provare a cimentarti nell’esposizione multipla? Potresti mettere un soggetto immobile su una roccia in primo piano, scattare, e poi fare una seconda foto con tempi lunghi per ottenere il mare con l’effetto seta…anche questo è facile da unire in post-produzione.

5. Time blending, il compositing temporale per racchiudere il tempo in una foto

Anche qui ci avviciniamo un po’ più al fotomontaggio, ma sappi che sempre lavorando sia in fase di scatto che in post-produzione è possibile ottenere scatti incredibili che mischiano giorno e notte, golden e blue hour in modo magistrale, andando a sostituire il cielo di una fotografia con lo stesso scattato qualche minuto (o ora) dopo!

Impostazioni per fotografare paesaggi

Fotografare Montagne

Bene, ormai sai tutto, ma proprio tutto.

Facciamo un piccolo recap per verificare che sia tutto chiaro, soprattutto gli aspetti legati alle impostazioni in camera.

Come fotografare paesaggi da sogno? Assicurati di avere:

  • apertura sia intorno a f/8 – f/11: un numero più piccolo ti renderebbe difficile avere tutto a fuoco, uno più grande diminuirebbe la qualità
  • ISO al minimo per evitare il rumore
  • tempi di conseguenza, scattando in Priorità di Diaframma
  • Filtro polarizzatore per colori più nitidi (ed eventuale ND)

Ecco, per il resto non devi fare altro che seguire i consigli che ti ho dato in questo articolo!

L’unico caso in cui avresti bisogno di accorgimenti molto diversi è la fotografia paesaggistica notturna.

Foto paesaggio notturno condita di cielo stellato

Dai ammettilo, quante volte hai provato a fotografare la luna o la via lattea? E appena hai scattato la foto sei rimasto deluso dal risultato. Una bella immagine tutta nera, o con un puntino bianco che dovrebbe essere la luna

Se già la fotografia paesaggistica è difficile, aggiungere un tocco di stelle la rende davvero un’arte.

Non è che servano attrezzature specifiche (un obiettivo abbastanza luminoso, tipo f/2, e un treppiedi possono già regalare emozioni), ma più che altro servono conoscenze tecniche per riuscire a ottenere un risultato “magico” nelle foto di paesaggi notturni.

Esistono paesaggi stellati che danno l’idea di ”schiacciarti” da quanto sono belli, e devono assolutamente essere degnamente immortalati.
E qui torniamo ai fotografi che vanno a caccia di particolari eventi, come la luna piena, l’aurora boreale e simili.

foto 9 2

Qui entriamo nel campo dell’Astrofotografia, che ha un articolo a parte che ti consiglio di leggere, ma sappi ad esempio che con la tecnica dello StarTrail, grazie alle lunghe esposizioni, potresti addirittura essere in grado di catturare una foto di paesaggio notturna con la scia di stelle derivata dal movimento della terra.

Non ti sto a dire che per fare queste tipo di foto non ti devi trovare in piazza Duomo a Milano: per le tue foto notturne scegli paesaggi con basso inquinamento luminoso.

Per cui la scelta più logica è andare in montagna, o trovarti su un’isoletta in mezzo al mare.

Eccoci arrivati alla fine, spero di averti entusiasmato, aprendoti gli occhi su un tipo di fotografia davvero complessa, è vero, ma anche tra le più affascinanti che sia possibile fare.

Non esitare a lasciare un commento e farci domande se vuoi saperne di più.

Un abbraccio,

Ilaria

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