Scanner diapositive (e negativi): guida all’acquisto

Scanner diapositive rullini

Se stai cercando uno scanner per diapositive, i casi sono 2: o sei un baby boomer (i nati tra gli anni ’40 e ’60 circa, generazione che tipicamente ha la casa invasa di diapositive e di negativi) oppure appartieni alla mia generazione, la famosa Generazione X. 

Quella dei mitici anni ’80, che ha avuto la fortuna di nascere durante l’incredibile evoluzione che ha avuto la tecnologia in pochissimo tempo. Quella che le diapositive le ricorda appena, ma certamente ha sviluppato una montagna di negativi. 

Ma non è detto: oggi anche i più giovani stanno riscoprendo l’amore per la fotografia analogica e per i processi di sviluppo manuale, o magari si ritrovano tra le mani foto di repertorio dei propri genitori che vogliono digitalizzare.

In ogni caso, a prescindere da quale sia la tua età (noi non facciamo distinzioni, siamo tutti fotografi!), se hai bisogno di uno scanner per diapositive o di uno scanner per negativi, ci pensiamo noi con questo articolo a guidarti nell’acquisto.

Ma prima di parlare di scanner per diapositive, vedremo cosa sono e come funzionavano diapositive e negativi.

Negativi, cosa sono e come si sviluppano?

La pellicola per negativi è una pellicola fotografica che memorizza le informazioni dell’immagine latente. 

Questa è l’immagine impressa sulla pellicola al momento dello scatto, che presenta un’inversione dei chiaroscuri rispetto al soggetto inquadrato.

Scanner diapositive negativi

La luce in fotografia, come ben sai, è indispensabile. La pellicola, infatti, è costituita da un materiale chimicamente reattivo che registra l’immagine quando, attraverso l’otturatore della macchina fotografica, viene esposta alla luce. 

Osservando un negativo, quindi, vedremo luci ed ombre invertite: le luci saranno scure, mentre le ombre quasi trasparenti.

Il positivo, invece, rispetta i chiaroscuri ed è ottenuto con la stampa del negativo.

Fase dello sviluppo dei negativi

Per sviluppare i negativi è necessario seguire una serie di procedure temporizzate, avvolgendo la pellicola in una spirale contenuta in una tank, un contenitore a tenuta di luce, dove versare le varie soluzioni chimiche.

Considerando che tutte queste procedure complesse oggi quasi non esistono più, possiamo dire che la fotografia ne ha fatta di strada!

Dalle pellicole ai selfie passando per i droni fotografici e le fotocamere subacquee

Sembra che siano passati millenni e invece è solo qualche centinaio d’anni.

La stampa dai negativi

Terminato lo sviluppo il passo successivo è la stampa. Per realizzarla è necessario l’uso del cosiddetto ingranditore, una sorta di proiettore in grado di impressionare la carta fotografica.

Scanner diapositive Sviluppo

È in questa fase che viene post prodotta l’immagine. Sì, hai letto bene, la post produzione è sempre esistita. Modificare le foto non è una pratica che appartiene soltanto ai giorni nostri. 

La post produzione, seppur con tecniche diverse, è sempre stata praticata, fin dagli inizi della fotografia. Quello che prima di faceva in Camera Oscura, oggi si fa in…Camera Chiara, ovvero LightRoom! 1F62E 1

Diapositive e proiettore, cosa sono?

Ad essere sincera per poterti parlare delle diapositive ho dovuto scavare molto nella mia memoria e vi ho trovato solo vaghi ricordi risalenti addirittura ai tempi dell’asilo!

Ricordo quando le maestre ci facevano sedere rivolti verso una parete bianca e loro, alle nostre spalle, montavano uno strano aggeggio su un banchetto, il proiettore. Poi tutti zitti, luci spente e cominciava lo spettacolo.

All’interno del proiettore scorrevano le diapositive e, potrà sembrarti strano, ma la cosa che ricordo di più in assoluto è il ronzio del proiettore e il rumore caratteristico che emetteva quando con il telecomando si cambiava diapositiva. 

Bene, dopo questa parentesi nostalgica della sottoscritta , veniamo al dunque: cos’è una diapositiva?

Diapositiva cos’è?

È un’immagine fotografica positiva, in bianco e nero o a colori, su un supporto trasparente

Il suo nome è composto da “dia” e “positiva”, dove dia significa attraverso, e infatti è necessario un fascio di luce che la attraversi per poterla osservare. 

Alla pellicola, poi, venivano date le giuste dimensioni, utilizzando una taglierina, per poterla inserire nel telaio mediante l’uso di una pressa. Si ottenevano così pellicole di forma quadrata, montate su supporti in plastica.  

Scanner diapositive

Proiettore

Il proiettore è la macchina che consente di proiettare, attraverso un fascio di luce, la pellicola che vi viene inserita. 

Accanto al proiettore scorre il carrello delle diapositive, una sorta di cassetto con una serie di fessure. Ogni fessura è l’alloggiamento dei vari telai che contengono le pellicole.

Durante la proiezione, il carrello scorreva avanti e indietro lungo il proiettore mentre un pannello in plastica, trasversale al carrello, agganciava una diapositiva per volta per inserirla all’interno.

Esistevano anche altri modelli in cui le diapositive erano disposte diversamente ma il funzionamento era lo stesso.

Una volta dentro, un fascio di luce investiva la diapositiva e la proiettava sulla parete.

Quando con il telecomando (rigorosamente collegato con il cavo) si premeva il pulsante per andare alla diapositiva successiva, il pannello in plastica usciva dal proiettore, sganciava la diapositiva già vista, ne agganciava una nuova e la inseriva nuovamente all’interno.

Scanner diapositive e negativi

I miei ricordi risalgono alla scuola ma erano molte le famiglie che possedevano un proiettore e riunirsi per guardare le foto dei compleanni o delle vacanze, era una tradizione.

A volte poteva capitare che qualche diapositiva fosse stata inserita capovolta e allora cominciavano le battute e i commenti per prendere in giro chi manovrava il proiettore.

Scanner diapositive e negativi, cos’è e perché utilizzarlo?

Diapositive e negativi appartengono ormai al passato, ma in tutti questi anni la fotografia analogica ha immortalato i nostri momenti più importanti.

Il digitale, infatti, ci accompagna solo da poco tempo e quindi la maggior parte delle persone possiede ancora vecchi rullini in fondo ad un cassetto. Perché lasciarli lì a prendere polvere?

In passato forse sviluppare le fotografie poteva essere particolarmente costoso, ma oggi con gli scanner per diapositive e negativi non dovrai più spendere un patrimonio per svilupparle.

A Viaggio Solo Andata crediamo che le fotografie siano fatte per essere stampate, non solo per poterle sfogliare e rivivere quei ricordi, ma per poter crescere come fotografo (se è questo il tuo obiettivo). Solo in questo modo, infatti, potrai affinare la tua tecnica fotografica

Invece oggi pare che la tendenza sia quella di fotografare di tutto e poi di dimenticare. Quando è stata l’ultima volta che hai stampato le tue foto di viaggio, ad esempio?

La tecnologia moderna ci consente di ritrarre qualunque cosa, in qualunque momento. Ma il rovescio della medaglia è che dimentichiamo le foto che abbiamo scattato e le lasciamo impolverare, questa volta, in fondo ad un hard disk. 

In più oggi in commercio esistono moltissime stampanti fotografiche che, anche a poco prezzo, sono in grado di dare risultati soddisfacenti.

E quindi, che siano analogiche o digitali, scannerizza e stampa le tue foto, non te ne pentirai.

Bene, dopo questa digressione filosofica sui lati positivi e negativi della fotografia moderna, vediamo finalmente quale scanner per diapositive è il più adatto alle tue esigenze.

Scanner diapositive, caratteristiche

Che sia uno scanner diapositive professionale o più economico, il funzionamento è lo stesso: un fascio di luce illumina la pellicola e uno scanner ne acquisisce l’immagine salvandola in alta definizione.

La prima domanda che devi porti per acquistare uno scanner per diapositive è: che tipo di utilizzo ne farò?

Come sempre questo è il primo passo da fare per scegliere quello più adatto alle tue esigenze. Non vale la pena spendere un patrimonio se lo utilizzerai sporadicamente, no? 

In questo caso puoi anche scegliere uno scanner per diapositive usato. Puoi trovarne alcuni con un buon rapporto di qualità prezzo.

Ma prima di effettuare il tuo acquisto, vediamo quali sono le caratteristiche che dovrai considerare per decidere quale scanner per diapositive comprare.

 

1. Scanner per diapositive e negativi, formati accettati

Il formato è la prima caratteristica che devi prendere in considerazione.

Scannerizzare diapositive o negativi?

Se hai intenzione di scannerizzare sia diapositive che negativi ricordati che sono diversi. Le diapositive sono già state sviluppate e presentano i colori originali, mentre i negativi hanno i colori invertiti. Per questo motivo assicurati che lo scanner sia in grado di accettare entrambi i formati.

Attenzione! Se appartieni a una delle ultime generazioni e non hai esperienza di rullini, ricordati che, se ne trovi uno in casa non ancora sviluppato, NON devi aprirlo! 

Non puoi tirare fuori la pellicola per scannerizzarla direttamente. Senza una camera oscura la brucerai e perderai tutte le foto. Prima di scannerizzare, quindi, dovrai far sviluppare le foto in un laboratorio fotografico.

Scanner diapositive rullini

Diapositive e negativi – Dimensioni

Solitamente tutti gli scanner accettano il formato da 35 mm, ma se hai intenzione di scannerizzare pellicole con formati diversi (diapositiva 126 o 110, pellicola 126 o 110 ecc), allora dovrai scegliere uno scanner che ti permetta di inserire anche altri tipi di formati.

Per questo ti consiglio uno scanner flatbed che ha una superficie in vetro dove puoi inserire pellicole di diverse dimensioni

Inoltre questo tipo di scanner ti permette di elaborare anche documenti standard, un aspetto importante se non ne possiedi già uno e vuoi fare un acquisto unico.

Scanner diapositive automatico o manuale?

Se invece le dimensioni delle tue diapositive e dei tuoi negativi sono standard, allora puoi orientarti anche su tipi di scanner che prevedono l’inserimento manuale dei tuoi supporti analogici attraverso piccoli telai in plastica. 

L’alternativa all’inserimento manuale, se hai molte scansioni da fare, è uno scanner per diapositive automatico. Questo possiede una vaschetta che può contenere anche un centinaio di diapositive che vengono scansionate in maniera automatica.

Scanner diapositive, formato di output 

Oltre al formato di diapositive che lo scanner è in grado di ricevere, molto importante è quello in cui lo scanner trasformerà l’immagine analogica. 

Anche in questo caso tutto dipende dall’uso che devi farne. Un formato di bassa qualità può essere adatto per condividere l’immagine su un social ad esempio, se lo fai per divertimento. 

Mentre se hai intenzione di intervenire sulla foto in post produzione magari utilizzando i preset lightroom, allora lo scanner dovrà restituire un file con un’ottima risoluzione.

Generalmente tutti gli scanner offrono il formato .jpg. I modelli più sofisticati sono in grado di restituire formati diversi, come ad esempio .psd per lavorare direttamente in Photoshop.

2. Risoluzione dello scanner per diapositive e negativi

E parlando dei vari formati di output non possiamo non parlare della risoluzione.

La digitalizzazione delle vecchie pellicole ha come obiettivo quello di ottenere un formato digitale (ed eventualmente cartaceo) di qualità, che possa essere paragonabile agli scatti moderni. 

Come per le stampanti, la risoluzione viene misurata in DPI (dots per inch), punti per pollice, la quantità di punti che uno scanner è in grado di acquisire per ogni pollice (circa 2,5 cm). Più è alto il numero di DPI, migliore sarà la qualità dell’immagine. 

Una cosa importante di cui dovrai tenere conto al momento dell’acquisto è il tipo di risoluzione, ottica o software. 

La risoluzione ottica è la qualità dell’immagine così come viene recepita dallo scanner. Quella software, invece, è la risoluzione dell’immagine rielaborata dallo scanner allo scopo di aumentarne la qualità e può essere indicata anche con la voce “interpolazione”. 

L’interpolazione consiste nell’allargare i punti che costituiscono l’immagine. Gli spazi vuoti vengono completati da un software che si basa sui punti circostanti per la combinazione giusta dei colori.

I software che realizzano l’interpolazione sono sempre più sofisticati ma difficilmente la risoluzione software può eguagliare quella ottica, anche a parità di DPI. 

Altro elemento di cui bisogna tener conto è il contrasto dinamico che esprime, con un numero che va da 3.5 a 3.8, l’intensità del nero. Ovvero, più vicino al 4 sarà questo valore, più scuri saranno i neri catturati e riprodotti dallo scanner.

3. Scanner digitale diapositive: funzioni

La maggior parte di questi dispositivi offre una serie di funzioni che ci permettono di migliorare le nostre foto. 

Ad esempio con la correzione automatica dei colori e dell’esposizione oppure con la cancellazione dei graffi e della polvere.

Alcuni scanner offrono la possibilità di correggere le immagini direttamente dal display senza utilizzare un pc, anche se i software già integrati sono piuttosto elementari. 

È chiaro che se vuoi fare un lavoro di qualità dovrai utilizzare un pc e programmi professionali e, a questo proposito, ti suggerisco di andare a dare un’occhiata all’ultimo aggiornamento Lightroom.

In alternativa puoi installare sul computer il software che solitamente è in dotazione con lo scanner, anche se la loro qualità è piuttosto variabile.

4. Scanner diapositive, connettività

Esistono due tipologie di scanner sotto questo punto di vista: quelli che si connettono ad un computer e quelli “stand alone”. 

Questi ultimi in particolare, non essendo collegati ad alcun dispositivo, posseggono una memoria interna per poter memorizzare le immagini scansite oppure uno slot per l’inserimento di memorie esterne (schede SD o Micro SD).

Sono una tipologia di scanner più pratica e compatta e sono in grado di collegarsi anche al televisore attraverso un’uscita HDMI.

Tutti gli altri modelli, decisamente più costosi, appartengono ad un livello più professionale e non offrono funzioni per la modifica delle foto che avviene esclusivamente al pc, magari con il software in dotazione.

Bene, adesso sei pronto. Quando andrai a comprare il tuo nuovo scanner saprai quali sono le caratteristiche che dovrai considerare. Vediamo ora quale scanner per diapositive è il più giusto per te.

 

10 Scanner per diapositive miglior rapporto qualità prezzo

Perché ti parlo di “miglior rapporto qualità prezzo”? Perché non credo esista il miglior scanner per diapositive, ma quello che risponde alle tue esigenze senza però costare un patrimonio.

1. Scanner diapositive e negativi Hamlet XDVDIAPO

Se il tuo intento è quello di recuperare i vecchi negativi, digitalizzarli e stamparli per divertirti in famiglia, è davvero lo scanner perfetto.

Il formato è molto compatto e piacevole da vedere, è compatibile con diapositive e pellicole da 35 mm, semplice da usare ed economico. Ecco qualche caratteristica:

  • display LCD da 2,4 pollici a colori per l’anteprima delle foto; 
  • sensore da 5 Megapixel; 
  • scansione ad alta risoluzione 2592×1680;
  • slot per schede di memoria SD;
  • formato immagine: JPEG; risoluzione: 5M, 10M (interpolato).

Non è una qualità eccelsa ma come scanner diapositive casalingo va più che bene.

Prezzo 60 € circa.

2. Scanner diapositive e negativi Veho VFS014SF Smartfix 14

Leggermente più caro del precedente ma comunque con un prezzo ancora contenuto. Anche in questo caso parliamo di un prodotto casalingo, compatto e autonomo (funziona senza bisogno di computer).

  • schermo LCD TFT da 2,4 pollici;
  • bilanciamento del colore e altri miglioramenti delle immagini;
  • Connessione USB opzionale compatibile con Mac/PC per un facile trasferimento dei file;
  • Vassoi multipli 135 diapositive e 135/110/126 negativi;
  • cavo AV in dotazione.

Prezzo 110 € circa.

3. Scanner diapositive e negativi Digitnow

Il colore verde acceso lo rende simpatico e inconfondibile. Questo scanner per diapositive casalingo è semplice ed intuitivo.

Ecco alcune delle caratteristiche:

  • converte 35 mm, 110 film, 126 KPK e Super 8;
  • digitalizza i file JPG ad alta risoluzione;
  • memoria integrata da 128 M e slot scheda di memoria esterna;
  • schermo a colori TFT da 4,3″;
  • cavo HDMI (non incluso).

Prezzo 140 € circa.

4. Scanner diapositive e negativi Kodak Scanza

Scanner domestico semplice da utilizzare, digitalizza diversi formati di diapositive e negativi, rispetto ai precedenti presenta un monitor a colori inclinabile più grande.

  • supporta 35mm, 126, 110, super 8 8mm;
  • schermo LCD tft grande e luminoso da 3,5”;
  • risoluzione selezionabile di 14MP o 22MP interpolata;
  • inserti e adattatori per pellicole;
  • slot scheda SD.

Prezzo 150 € circa.

5. Scanner diapositive e negativi Kodak Slide N Scan

Con questo scanner per diapositive cominciamo ad avvicinarci ai livelli di qualità più alta. La grandezza dello schermo lo rende perfetto per la visualizzazione in famiglia addirittura come cornice digitale.

  • Display da 5” LCD con modalità galleria;
  • adattatori per pellicole 135, 110 e 126;
  • cavi USB e HDMI;
  • supporta schede SD o SDHC;
  • risoluzione 14 o 22M. 

Prezzo 180 € circa.

6. Scanner diapositive e negativi Plustek Optic Film 8100

Alziamo l’asticella, tralasciamo gli scanner casalinghi, alziamo anche il costo e vediamo questo scanner Plustek, compatibile solo con pellicole da 35 millimetri.

  • Risoluzione sensore 7200 dpi;
  • software SilverFast SE Plus 8 in dotazione;
  • tecnologia sensore CCD
  • connettività USB;
  • formato output .jpeg, .tiff., psd.

Prezzo 320 € circa.

7. Scanner diapositive e negativi Plustek Optic Film 8200I Se

Le caratteristiche non differiscono molto dal fratello maggiore appena visto. La differenza principale sta nella funzione che consente di rimuovere polvere e graffi.

  • Risoluzione sensore 7200 dpi;
  • software SilverFast SE Plus 8 in dotazione;
  • tecnologia sensore CCD
  • connettività USB;
  • formato output .jpeg, .tiff., .pcx, .bmp.

Prezzo 340 € circa.

8. Scanner diapositive e negativi Epson Perfection V600

Saliamo ancora con il prezzo e la qualità con lo scanner per diapositive Epson Perfection V600, che riunisce in sé più funzioni. 

Questa periferica, infatti, permette di scansire foto, carta, pellicole e diapositive anche di medio formato.

Ecco alcune delle caratteristiche:

  • risoluzione ottica di 6400 dpi;
  • tecnologia epson matrix ccd;
  • tecnologia digital ice per eliminare polvere e graffi; 
  • formato output .bmp, .jpeg, .tiff, multi-tiff, .pdf;
  • porta USB.

Prezzo 390 € circa.

9. Scanner diapositive e negativi Epson Perfection V850Pro

Forse non sarà uno scanner per diapositive professionale ma ci si avvicina molto. Appartiene a quella fascia intermedia che viene definita “prosumer”. 

Fratello minore del V600 anche questa è una soluzione all in one e presenta le seguenti caratteristiche:

  • formato output .bpm, .jpeg, .tiff, multi-tiff, .pdf;
  • risoluzione ottica fino a 4.800 dpi per le fotografie;
  • risoluzione ottica fino a 6.400 dpi per la scansione di pellicole;
  • supporta formati di pellicola non standard fino a 8 x 10 pollici;
  • tecnologie Digital ICE per restaurare pellicole rovinate.

Prezzo 815 € circa.

10. Scanner Reflecta DigitDia evolution [65800]

Si tratta di uno scanner per diapositive professionale. La caratteristica principale consiste nel fatto che, come con un proiettore, le diapositive possono essere inserite in un carrello e immediatamente riprodotte.

  • brillante display IPS;
  • uscita HDMI;
  • riproduzione e digitalizzazione manuale o automatica;
  • scansione automatica 50 diapositive in 4 minuti;
  • fino a 4608 x 3072 pixel o 5750 x 3840 pixel (interpolazione).

Prezzo 1800 € circa.

Scanner diapositive smartphone 

Rybozen scanner per pellicole da mobile

Vuoi divertirti? Questo mini scanner per diapositive consiste in un piccolo supporto dove puoi posizionare il tuo smartphone. È pieghevole, portatile e dotato di illuminazione a led. 

Sia ben chiaro, si tratta di un giocattolino ma, scaricando l’applicazione sul tuo cellulare e posizionandolo sul supporto sarai in grado, in pochi minuti, di scannerizzare le tue vecchie diapositive e i tuoi negativi.

Il tutto per pochi euro (36 € circa).

Potrebbe essere un’idea regalo fotografico per un ragazzino che si avvicina a questo mondo!

 

Scansione diapositive con scanner tradizionale, consigli

Come hai potuto vedere finora abbiamo visto una serie di scanner per diapositive e negativi da un entry level fino a quelli più costosi e professionali. Ti ho già chiarito che non esiste il migliore in assoluto ma solo quello più adatto a te.

Ma se nessuno di questi è alla tua portata perché ti va di fare solo un tentativo, allora posso aiutarti dandoti qualche consiglio se decidi di scannerizzare da solo i tuoi supporti fotografici analogici.

Scansione diapositive fai da te con scanner tradizionale

Se decidi di utilizzare uno scanner tradizionale ecco cosa ti servirà:

  • una lampada da studio;
  • due cartoncini neri in formato A4;
  • un pezzo di plexiglas o una pellicola di plastica trasparente.

E adesso divertiamoci.

  1. Su uno dei due cartoncini ritaglia al centro un riquadro 5 x 5 e poggialo sul vetro dello scanner.
  2. Quello è lo spazio della diapositiva, posizionala rivolta verso il vetro.
  3. A questo punto ritaglia una striscia alta 10 cm dall’altro cartoncino nero, avvolgila su sé stessa a formare un cilindro, bloccandolo con colla o con una spillatrice.
  4. Con un taglierino taglia il cilindro trasversalmente per ¾ della sua circonferenza ad 1 cm dal bordo (come se volessi dividerlo in due parti ma non completamente). 
  5. Infila nella fessura così ottenuta un pezzo di plexiglas o la pellicola trasparente di un CD/DVD e posiziona il tubo sulla diapositiva.
  6. Appoggia la lampada sulla superficie del cilindro e fai partire la scansione dal pc.

Complimenti! Hai appena fatto la tua prima scansione fai da te di una diapositiva.

Certo il risultato non sarà lo stesso di uno scanner professionale ma vuoi mettere il divertimento?!

 

Scanner diapositive fai da te con lo smartphone

Qui credo ti divertirai ancora di più.

Per realizzare questo scanner fotografico artigianale hai bisogno di:

  • una scatola non troppo grande senza coperchio; 
  • una torcia;
  • un pannello in vetro.
  1. Rivesti la scatola con un foglio bianco e posiziona la diapositiva all’interno.
  2. Crea un supporto per la tua torcia (che può essere anche quella di un cellulare) in modo che la luce entri nella scatola.
  3. Posiziona la lastra in vetro sulla scatola. poggiandola sul bordo, senza spostare la lampada. Diciamo che lampada e lastra vanno a posizionarsi sui lati della scatola.
  4. Con un treppiede, o con altri supporti, posiziona un cellulare, con la fotocamera rivolta verso la scatola, in orizzontale, dal lato della lastra di vetro. Fai attenzione che non sia troppo vicino o troppo lontano dalla lastra, altrimenti la diapositiva non sarà a fuoco. Per controllare che la distanza sia giusta attiva la fotocamera del cellulare, inquadra la diapositiva e ingrandisci per controllare che l’immagine sia a fuoco.
  5. A questo punto non ti resta che scattare una foto alla diapositiva, utilizzando magari l’autoscatto per evitare di muovere il cellulare quando premi il pulsante.

Divertente no? 

Praticamente manca la colla vinilica per fare un Art Attack! (Questa la capiranno solo i Millennials, invece).

Scanner diapositive e negativi – Conclusione

Eccoci arrivati alla fine di questo articolo!  

Abbiamo visto cosa sono le diapositive, i negativi e cosa sono i proiettori. Poi abbiamo visto quali sono le caratteristiche che devi andare a cercare se decidi di acquistare uno scanner e infine come digitalizzare le vecchie diapositive e i vecchi negativi. 

Poi, per divertirci un po’, abbiamo visto come creare scanner diapositive fai da te.

Spero, quindi, con questo articolo, di esserti stata utile e di aver sciolto un po’ di dubbi su quanto costa digitalizzare le diapositive e come farlo. Se ti va, fammi sapere quale scanner hai scelto.

Un abbraccio,

Adriana

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Curiosa, appassionata, sognatrice, amante dei viaggi, della lettura, della scrittura, delle lingue e della LIS. In piena crisi esistenziale dal 1982, ancora in cerca di un ruolo nella società, sto scoprendo che alla fine non mi interessa affatto averlo. In viaggio e in scoperta tutti i giorni di me stessa e del mondo che mi circonda. Aperta a nuove esperienze e la fotografia è una di queste.

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