Slow travel e fotografia – Cos’è e dove farlo in ItaliaFotografiaConsigliSlow travel e fotografia – Cos’è e dove farlo in Italia

Slow travel e fotografia – Cos’è e dove farlo in Italia

Slow travel

Che cos’è lo slow travel? 

Hai presente i viaggi programmati? Quelli dove la guida turistica ti fa correre da un monumento all’altro, da un sito turistico all’altro? Persino in spiaggia hai i minuti contati per correre poi alla tappa successiva: il negozio di souvenir! E infine il residence, con pacchetto all inclusive ovviamente, dove mangiare e bere a volontà.

Ecco, tutto questo non è slow travel.

Se sei capitato qui è perché stai cercando qualcosa di diverso, perché non vuoi essere più un semplice turista ma un vero viaggiatore. 

E quale luogo migliore per iniziare se non Viaggio Solo Andata? Modestamente ne abbiamo una certa esperienza, già dal nome dovresti intuirlo.

Partiamo quindi per questo viaggio virtuale che ti farà conoscere le meraviglie dello slow travel, i suoi aspetti positivi, le difficoltà che comporta e come tutto questo ha a che fare con la fotografia!

Slow travel: definizione (ufficiale e nostra)

Slow travel

Il termine slow travel significa letteralmente viaggio lento, ed è una vera e propria filosofia di viaggio che ti permette di vedere nuovi posti con occhi diversi. 

Lo slow travel è una relazione. Entri in contatto con il luogo che stai visitando, ma ad una profondità diversa. 

Assaporando cibo, lingua e tradizioni, impari a conoscere le persone, a constatare le differenze della loro cultura rispetto alla tua e ad apprezzarle. 

Il viaggio lento ti immerge completamente nel luogo che stai vivendo. Non è più una vacanza, è un viaggio fuori ma anche dentro te stesso, perché mette in discussione tutte le tue convinzioni. 

Tutto ciò che fino ad allora hai pensato fosse normale viene sovvertito da una cultura diversa e l’idea di te come centro dell’universo scompare, inghiottita dalla grandezza della natura che stai attraversando.

Questo è lo slow travel. 

Per Viaggio Solo Andata, poi, il viaggio lento ha anche una connotazione tutta sua: è l’unico modo possibile per viaggiare a lungo termine senza distruggersi fisicamente e finanziariamente, oltre ad essere il modo ideale per vivere questo genere di esperienza.

Se l’idea ti interessa e vuoi approfondire il concetto di viaggio solo andata, ti consiglio la lettura della nostra Guida al Viaggio a Lungo Termine.

 

Slow travel: le origini

Oggi sembra che tutto debba essere fatto di corsa. Anche le vacanze hanno un ritmo sempre più serrato che non ti permette di assaporare appieno la cultura, la storia e la natura di quel posto. 

E qual è il risultato? Tornare a casa più stanchi di prima, con la memory card piena di fotografie e la strana sensazione che ti manchi qualcosa.

Fare il viaggiatore, invece, è qualcosa di completamente diverso e lo slow travel sta diventando sempre più non solo una filosofia di viaggio, ma un vero e proprio stile di vita.

Slow travel - Camper

Oggi infatti c’è una sensibilità maggiore in questo senso, è un po’ come tornare indietro nel tempo quando tutto era più lento. 

Tutto pare sia iniziato proprio in Italia negli anni ‘80 con lo slow food, il movimento che si contrappone alla diffusione, anche in Italia, dei fast food americani. 

Questo movimento aveva come scopo proteggere la cucina, l’agricoltura locale e il cibo tradizionale. Niente più frenesia a tavola e soprattutto nessuna omologazione dei sapori.

Da qui il passo è stato breve, lo slow food è diventato slow food travel e poi slow travel, infine si è esteso anche all’architettura e all’arredamento con lo slow home, che sostiene l’utilizzo di materie prime e manodopera locale, puntando all’eccellenza artigiana e alla diversità.

Ma ciò che accomuna tutti questi nuovi modi di vivere è l’essere anche ecosostenibili. Dalla cucina ai viaggi, passando per l’arredamento, tutto deve essere realizzato il più possibile nel rispetto della natura e dei suoi ritmi (appunto, lenti).

 

Slow travel, ma come funziona?

Se la traduzione letterale di slow travel è “viaggio lento”, il significato intrinseco ha diverse sfumature, è una figura poliedrica con tante facce collegate tra loro. Vediamole tutte. 

Slow travel e mezzi di trasporto lenti

Viaggiare lentamente significa anche utilizzare mezzi di trasporto lenti come il treno, la bicicletta o addirittura andare a piedi. Eliminando tutto ciò che può portarci da un posto all’altro velocemente, senza farci assaporare minimamente il viaggio, come l’aereo ad esempio.

Ilaria e Marco, infatti, nel loro lunghissimo viaggio in treno percorrendo la transiberiana o la transmongolica hanno fatto proprio questa scelta.

percorrere la transiberiana sogno

Giorni e giorni di viaggio in treno attraverso la steppa russa mentre con l’aereo ci sarebbero volute poche ore. Ma perché?

Semplicemente perché il viaggiatore sa che utilizzando un mezzo di trasporto lento può vivere esperienze che tutti gli altri mezzi di trasporto non consentono di avere, e che quello che conta è il viaggio, non la meta.

A chi viaggia lentamente non interessa apporre un flag in più ad una lista di luoghi o su una mappa. Il viaggiatore desidera solo conoscere profondamente un luogo e la sua gente, ed è consapevole che questo tipo di viaggio è un viaggio “scomodo”.

Puoi ben immaginare cosa significa stare per giorni nel treno più famoso del mondo insieme a persone di ogni nazionalità. 

C’è chi non è fatto per condividere spazi così ristretti con degli sconosciuti. Ma c’è anche chi è consapevole che presto gli sconosciuti diventeranno compagni di viaggio, che amano condividere tutto quello che hanno durante il percorso, dalle esperienze al cibo (e, nel caso della transmogolica, la vodka! ).

 

Slow travel – Il viaggio ecologico

Slow travel - Ecologico

Il treno, la bicicletta o i nostri piedi, cosa c’è di più ecologico? Ora, non che il viaggio lento proibisca l’utilizzo dell’auto, ma è la filosofia che conta. 

Se ad esempio uno slow traveller ha necessità di utilizzare un’auto, cercherà in tutti i modi di poter condividere quel viaggio con qualcuno che deve percorrere la stessa strada: un metodo molto amato è quello della sharing economy.

In questo modo otterrà tre risultati importanti: minore inquinamento, maggiore risparmio e una nuova amicizia.

Lo slow travel è quindi inevitabilmente anche un viaggio ecologico. 

Il viaggiatore lento sa che i mezzi di trasporto saranno più lenti e scomodi, ma è anche consapevole delle innumerevoli esperienze che offrono e poiché è anche molto attento all’ambiente, li sceglierà anche per limitare la sua impronta ecologica.

Spesso ecologia ed economia sono le due facce della stessa medaglia e come non potrebbe essere più economico un viaggio fatto in bicicletta?

 

Slow travel – Il viaggio economico

Viaggiare in tram, in treno, spostarsi a piedi o in bicicletta piuttosto che in auto o in aereo, non è soltanto più ecologico ma anche più economico

Uno degli aspetti più apprezzati di questo modo di viaggiare è appunto il costo ridotto. 

Ovviamente bisogna adattarsi: se si viaggia molto a piedi o in bicicletta, ad esempio, non puoi portarti dietro le valigie. 

Viaggiare leggeri è un’altra delle tante caratteristiche dello slow travel e in questo ci viene incontro un’altra filosofia: il minimalismo, possedere di meno per avere di più. 

Per viaggiare leggeri bisogna portarsi dietro solo l’indispensabile, non è impresa facile mettere la propria vita in uno zaino! E quindi possedere di meno è una delle cose che ci consente di avere più esperienze. 

Al nostro ritorno a casa, non avremo souvenir perché il nostro zaino sarà sempre lo stesso, ma il bagaglio culturale che ci portiamo dietro sarà immenso: una completa connessione con il mondo.

 

Slow travel e la connessione con il mondo

Abbiamo detto che non è la meta ma il viaggio, e che il viaggio lento ti mette in relazione con il mondo. Viaggiare lentamente ti dà il tempo di conoscere il luogo che stai visitando e di apprezzarne le bellezze, la diversità e anche le contraddizioni.

Si dice sempre che viaggiare ti apre la mente, be’ lo slow travel te la spalanca per farci entrare i panorami, la natura, la lingua, la cultura, le usanze della gente, persino le loro piccole manie.

Il viaggiatore lento vive come un locale, mangia come un locale, si sposta come un locale e pensa persino come un locale, una vera e propria trasformazione.

Niente come il viaggio lento ti consente di esplorare la natura: dormire in tenda sotto le stelle, perdersi in tramonti spettacolari e svegliarsi in albe immense, sono esperienze che il turista all inclusive, sempre di corsa e in cerca delle esperienze che fa a casa anche all’estero, non può avere.

 

Lo slow travel e il tempo

Certo ora starai pensando che viaggiare slow ti richiederà moltissimo tempo. Be’ si effettivamente se puoi permettertelo, viaggiare a lungo è la cosa migliore. Per essere apprezzato fino in fondo, il viaggio lento deve essere anche medio-lungo.

Ma se questo non ti è possibile, ho una buona notizia: si può viaggiare slow anche solo per una settimana. Come abbiamo già detto si tratta più di una filosofia di vita piuttosto che di un modo di viaggiare.

Se hai a disposizione solo una settimana, puoi scegliere di prendere un aereo e visitare 4 capitali europee, organizzando le tue giornate minuto per minuto….oppure puoi optare per un viaggio slow, magari non troppo lontano da casa visto che hai così poco tempo.

Puoi anche scegliere di visitare una sola delle capitali europee che avevi messo nella lista e perderti per 7 giorni nei suoi quartieri più sconosciuti, vivendo in ostelli o in case in affitto e integrandoti con le famiglie locali.

Al termine della vacanza avrai visto sicuramente meno posti ma li avrai vissuti di più.

Il tempo, quindi, nello slow travel è importante ma non fondamentale. Se non se ne ha molto si può scegliere anche di raggiungere un luogo vicino casa, che in tempi di pandemia è forse la scelta più sensata.

 

Lo slow travel vicino casa ai tempi del Covid

Oggi sembra che “lontano” sia sinonimo di viaggiare. Che insomma se non si va in luoghi esotici (da pubblicare poi sui social), non si è veramente viaggiato. Chi pratica lo slow travel, invece, non la vede così. 

Secondo gli slow traveller, viaggiare può anche essere sinonimo di vicino. È così bella l’Italia! E quale occasione migliore di questa, in cui gli spostamenti sono più difficili a causa della pandemia, per conoscerla meglio?

L’Italia è un vero bocconcino in mezzo al Mediterraneo ed è tutta bella, da nord a sud, tutta da esplorare. Forse non ce ne rendiamo neanche conto, ma il mondo intero ce la invidia.

Oggi che gli spostamenti sono più difficili è il momento perfetto per dare valore a questo Paese, che di ricchezze e luoghi fantastici abbonda. 

La tecnologia moderna ci permette, in poche ore di treno, di attraversarla tutta in maniera mediamente rapida e soprattutto ecologica. Quindi, anche se non hai molti giorni a disposizione puoi impiegare anche solo poche ore per lo spostamento.

Esistono poi dei veri e propri percorsi per gli slow traveller che permettono, a chi ha abbastanza tempo, di spostarsi in tutto il paese e praticare il viaggio lento. 

Se hai pochi giorni a disposizione, o le restrizioni non ti permettono di allontanarti, puoi cercare il più vicino a te.

 

Slow travel Italy – Dove andare?

L’Italia offre molte possibilità per lo slow travel, vediamone insieme qualcuna da nord a sud, isole comprese.

Nord – Parco del Grep

Slow travel nord

A pochi chilometri da Torino si può vivere l’esperienza di dormire in una casa sull’albero o in una tenda sospesa tra gli alberi. Il Parco del Grep offre un’esperienza immersiva nella natura, dove fare pic-nic, escursioni, e dove assaporare la cucina locale. 

Una struttura totalmente eco friendly che offre corsi di cucina, trekking e gite a cavallo.

 

Centro – Il Cammino dei briganti

Slow travel centro - Cammino dei briganti

I briganti in realtà erano dei ribelli, una sorta di partigiani che non volevano piegarsi al volere del regno Sabaudo. Questo cammino ad anello che dura in 7 giorni, percorre proprio le loro strade ed è situato in provincia dell’Aquila in Abruzzo, a confine con il Lazio.

In generale percorrere i cammini in Italia come quello di Santiago è sempre un’ottima idea di slow travel! Vediamone alcuni.

 

Sud – Il Cammino di San Nilo

Slow travel sud - Cammino di san Nilo

Un percorso di 113 km che si snoda in Campania con partenza da Sapri (SA) e arrivo a Palinuro (SA). Lungo il tragitto che si suddivide in 8 tappe è possibile visitare 14 antichi borghi immersi nella valle del Cilento.

 

Sicilia – Antica Trasversale Sicula

Slow travel Sicilia - Antica trasversale sicula

L’Antica Trasversale Sicula è un’immersione profonda nelle antiche terre siciliane dalla storia millenaria. Un mix di lingue, dialetti e costumi diversi in un cammino di circa 600 km, che collega Mozia (TP) a Kamarina (RG). Un percorso nella sicilianità e nella storia, nella strada che unisce le più antiche città greche.

 

Sardegna – Cammino 100 Torri

Slow travel Sardegna - Cammino 100 torri

Il nome deriva dal numero delle torri che si incontrano lungo il percorso. Un cammino ad anello di 1284 km che prosegue lungo  tutta la costa dell’isola, percorribile in circa due mesi. Un’immersione completa nello spettacolo della natura selvaggia della Sardegna, tra spiagge e paesini.

La Via Francigena

Slow travel - Via Francigena

Infine un percorso che comprende tutta l’Italia.

Detta anche Romea, la Via Francigena è un fascio viario, un insieme di vie con molte alternative che parte dalla Francia e arriva fino in Puglia.

L’origine di questa via è molto antica.Veniva percorsa dai pellegrini (ma anche dai crociati) per raggiungere Roma per poi spingersi fino al porto di Brindisi, dove si imbarcavano per la Terra Santa.

La maggior parte di queste vie sono perlopiù sterrate o lastricate, vecchie mulattiere percorribili a piedi o in bicicletta. 

Sono circa 3000 km, da Caterbury fino a Santa Maria di Leuca, 5 stati, 16 regioni e 600 comuni. In Italia le varie tappe toccano Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e Puglia. 

Piccoli paesi lungo il percorso offrono ospitalità ai trekker: numerosi agriturismi e bed & breakfast, dove pernottare o riposarsi. 

 

Queste sono solo alcune delle soluzioni slow travel che puoi trovare ma ti basterà dare un’occhiata ai posti più vicino a casa tua per poter viaggiare anche durante la pandemia.

E adesso che abbiamo visto come funziona lo slow travel e tutte le sue sfumature, vediamo di capire cosa c’entra tutto questo con la fotografia .

 

Slow photography

Oggi sembra che viaggiare, senza scattare e condividere sui social, non sia viaggiare davvero (e purtroppo si potrebbe fare questa riflessione anche per la vita in generale).

Il viaggio, la vita di tutti i giorni, tutto è incredibilmente frenetico, anche la condivisione sui social. 

Una slow travel experience è quello che ci vuole per cambiare la propria mentalità e gestire in modo diverso anche la fotografia.

Slow travel e slow photography

La fotografia slow è una fotografia che predilige la qualità alla quantità. Dimentica le uscite fotografiche dove scatti a raffica. 

Il viaggio lento ti mette inevitabilmente in contatto con la natura, ti costringe a viverla da vicino e a vivere la gente del posto. Questo nuovo modo di approcciarsi al mondo diventa un nuovo modo di fare fotografia. 

Troverai il tempo di assaporare i momenti, di perderti nel luogo, nella folla o negli spazi immensi e soltanto dopo, quando tutto questo ti avrà toccato l’anima, sentirai il bisogno di scattare.

Non hai bisogno di centinaia di fotografie mediocri che non stamperai mai, dimenticate nell’archivio di un hard disk.

Noi di Viaggio Solo Andata pensiamo che ogni viaggio sia un’emozione e stampare le fotografie di viaggio significa poter rivivere quell’emozione. Ecco perché è bene prediligere la qualità alla quantità. 

Questo nuovo approccio alla fotografia ti dà il tempo per vivere profondamente i momenti di un viaggio prima di scattare.

La fotografia di viaggio e soprattutto il reportage fotografico in viaggio, richiedono, prima dello scatto, una comprensione e una connessione maggiore con quello che ci circonda.

La fotografia è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l’occhio e il cuore. È un modo di vivere. Henri Cartier-Bresson

E noi siamo pienamente d’accordo.

Fare slow travel – I nostri consigli

Prima di lasciarti voglio darti ancora qualche consiglio e raccomandazione che potrebbero aiutarti ad affrontare meglio la tua avventura.

  1. Parola d’ordine: pazienza. Arrivato a questo punto avrai capito che il viaggio lento è completamente diverso da quello all inclusive al quale forse sei abituato. Scomodità, stanchezza fisica, imprevisti, sono tutte cose da mettere in conto. Armati di tanta pazienza.
  2. Diversità. Che tu vada all’estero o resti in Italia, i luoghi che visiterai avranno certamente una cultura diversa dalla tua. Ricordati che la bellezza sta proprio in questo, nella diversità. 
  3. Conoscere il territorio. È vero che slow travel significa anche libertà, libertà di non programmare niente, vivere alla giornata e godersi i momenti così come capitano. Ma è anche importante sapere dove si sta andando, conoscere il territorio per portare l’attrezzatura giusta per il trekking o quella fotografica. Inoltre è importante conoscere la cultura del luogo, soprattutto se vai all’estero. E non sarebbe male imparare qualche parola nella lingua locale, così da integrarsi subito.
  4. Il campeggio. Se prevedi di pernottare all’aperto porta con te la giusta attrezzatura da campeggio e in ogni caso ricordati di viaggiare leggero.
  5. Ecosostenibilità. Ormai ti sarà chiaro che sinonimo di slow travel è viaggio ecosostenibile e per questo cerca di evitare il più possibile di inquinare. Evita la plastica, raccogli i tuoi rifiuti, non lasciare tracce del tuo passaggio. Utilizza mezzi ecologici ma, se hai deciso di viaggiare con la tua auto, se ti è possibile condividi il viaggio con qualcuno. E a questo proposito, ecco qualche consiglio su come trasformare la propria auto in un camper.
  6. Favorisci l’economia locale. Acquista prodotti locali, dal cibo ai souvenir, per favorire l’economia del posto. Ti sarà utile anche per integrarti ancora di più.

Slow travel - Economia locale

  1. Rispetta la natura. Limitati ad osservare la fauna locale, cerca di non disturbarla in alcun modo. Se dovesse capitarti una buona occasione, scatta qualche foto ma cerca di non essere troppo invadente, non spaventare gli animali.
  2. Viaggia da solo e perditi, viaggia in compagnia e perdetevi. Segui itinerari diversi da quelli turistici, strade meno battute. Non restare legato troppo alla tecnologia, per avere informazioni entra in un paesino e chiedi alla gente del posto, troverai una nuova avventura o nuove occasioni per fare belle foto.
  3. Se vuoi iniziare a viaggiare anche solo con la fantasia dai un’occhiata a questi 17 libri sui viaggi che ti cambieranno la vita o a questi 10 migliori film di viaggio da non perdere.

 

Slow travel – Conclusioni

Eccoti, sei giunto alla fine di questo articolo. Se sei arrivato fin qui, la voglia di viaggiare e metterti in gioco è davvero tanta. Per questo spero di averti dato informazioni sufficienti per iniziare i tuoi preparativi per la partenza. 

Se sei già uno slow traveller, allora spero di averti fornito qualche informazione in più.

Se invece vuoi raccontarci la tua esperienza o fare ancora qualche domanda, lascia un commento qui sotto. Siamo tutt’orecchi!

 

Un abbraccio,

Adriana

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Curiosa, appassionata, sognatrice, amante dei viaggi, della lettura, della scrittura, delle lingue e della LIS. In piena crisi esistenziale dal 1982, ancora in cerca di un ruolo nella società, sto scoprendo che alla fine non mi interessa affatto averlo. In viaggio e in scoperta tutti i giorni di me stessa e del mondo che mi circonda. Aperta a nuove esperienze e la fotografia è una di queste.

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