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Spero che questo contenuto ti sia utile, grazie per il supporto al mio lavoro!
Sogni di cambiare vita, cambiare Paese, intraprendere un viaggio a lungo termine? Immergerti in una nuova cultura, imparare un’altra lingua e conoscere tante nuove persone?
Allora diventare un’au pair potrebbe essere proprio la soluzione che fa al caso tuo!
Grazie a quest’esperienza di scambio culturale avrai l’opportunità di vivere in un altro Paese dove scoprirai abitudini, usanze e lingue diverse da quelle che hai sempre trovato nella tua cara vecchia amica comfort zone.
Esplorerai posti nuovi, ti divertirai a praticare tante nuove attività e potrai confrontarti con persone provenienti da tutto il mondo che, magari, staranno vivendo la tua stessa esperienza.
In più, abiterai con una famiglia ospitante su cui potrai sempre contare durante tutto il tuo percorso e che ti permetterà di vivere proprio come una persona del luogo.
Tutto questo senza dover spendere una fortuna!
L’idea ti ha incuriosito? Vorresti partire subito? È quello che è successo a me quando, poco più di un anno fa, ho deciso di lanciarmi in questa avventura!
Continua a leggere questo articolo dove ti fornirò tutti i consigli fondamentali su come diventare un’au pair, condividendo anche un po’ della mia esperienza personale.
Partiamo dalle basi: Cos’è un’au pair?

Una ragazza o un ragazzo “au pair” ,( termine francese che significa “alla pari”), è una persona proveniente da un paese straniero che vive con una famiglia ospitante e che svolge principalmente attività di babysitting.
Si dedica, quindi, all’educazione e alla cura dei bambini e a volte potrebbe anche occuparsi di lavori domestici leggeri.
Nella maggior parte dei casi, per diventare un’au pair, bisogna possedere alcuni requisiti, che potrebbero variare in base al Paese.
Di solito non sono troppo rigidi ma è comunque importante rispettarli.
Il più delle volte è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, non avere figli, non essere sposati e avere una fedina penale pulita.
In alcuni casi potrebbe anche essere richiesta la patente di guida, la conoscenza dell’inglese o della lingua del Paese ospitante e dell’esperienza con i bambini.
Chiaramente, così come i requisiti, anche il ruolo dell’au pair può essere interpretato diversamente in base all’età dei bambini e alle esigenze della famiglia.
Ma parlando in generale, un’au pair svolge più comunemente i seguenti compiti:
- Accompagnare e andare a prendere i bambini a scuola
- Aiutarli con i compiti (se li hanno)
- Giocare con loro
- Accompagnarli ai vari corsi extra scolari (sport, musica ecc…)
- Preparare per loro alcuni pasti
La famiglia gli offre, in cambio, vitto, alloggio, un’assicurazione e una paghetta mensile per le spese personali. Anche in questo caso dipende tutto dalla famiglia e dal Ppaese in cui l’au pair viene accolto.
Nel mio caso, ad esempio, durante il mio anno da au pair a Parigi, potevo usufruire anche di una tessera di abbonamento per i mezzi di trasporto all’interno della regione e di una scheda SIM francese.
Per quanto riguarda le ore di lavoro, l’au pair segue spesso un orario part-time che gli permette di impiegare il suo tempo libero esplorando la città, viaggiando, frequentando corsi di lingua o svolgendo qualsiasi altra attività.
Posso assicurarti che il tempo libero che un’au pair ha disposizione non è poco!

Io ho avuto l’opportunità di viaggiare più volte in Francia e in Europa, sia da sola che con le mie amiche au pair conosciute al corso di francese.
In più ho anche viaggiato con la mia famiglia ospitante in altre regioni della Francia: siamo andati due settimane in Costa Azzurra e una settimana sulle Alpi francesi, dove ho sciato per la prima volta!

Sembra un sogno, vero?
Ti assicuro che se trovi il posto giusto e le persone giuste la tua esperienza dei sogni può, senza dubbio, trasformarsi in realtà.
Ma che significa?
Come faccio a sapere se sto facendo la scelta giusta ancora prima di partire?
Ovviamente non potrai mai avere la certezza al 100% e purtroppo gli imprevisti si possono incontrare in qualsiasi contesto o situazione, quello non bisogna escluderlo.
Molti ti diranno sicuramente che “ci vuole fortuna”, che non è del tutto falso, ma non è nemmeno l’unica cosa che ti servirà per pianificare il tuo viaggio solo andata.
Ciò che invece ti consiglio io è di organizzare tutto con largo anticipo, in modo da avere il tempo di studiare ogni aspetto del tuo viaggio nei minimi dettagli, senza alcuna fretta.

Proprio per evitare imprevisti o sorprese poco piacevoli, è molto importante iniziare a conoscere il luogo e le persone che chiamerai “casa” per un periodo più o meno lungo, ancora prima di partire.
Ma come fare?
Niente panico! è molto più semplice di quello che credi!
Te lo spiegherò mostrandoti le varie tappe da seguire, decisamente necessarie per poter organizzare al meglio la tua esperienza.
Iniziamo dal punto di domanda centrale.
Come si fa a diventare un’au pair?
Al giorno d’oggi diventare un’au pair è molto più comune e soprattutto molto più facile rispetto a una volta.
Adesso possiamo disporre di tantissimi mezzi diversi, talmente tanti che spesso rischiamo di entrare in confusione.
Esistono delle agenzie specializzate sia fisiche che online (che spesso comportano alcune spese) oppure dei siti Internet (totalmente gratuiti).
Opportunità simili si possono anche trovare sui siti generici di work-exchange come Workaway e Worldpackers, tra l’altro – se non sai di cosa si tratta, leggi questo articolo su come viaggiare a lungo termine con la sharing economy.
Potrai liberamente scegliere in base alle tue esigenze.
Personalmente, io ho scelto di utilizzare Aupairworld, un sito Internet che ti permette di registrarti gratuitamente, creare un tuo profilo, definire i criteri di ricerca e metterti in contatto con le famiglie ospitanti.
Ti sembrano troppe cose?
Ho pensato anch’io la stessa cosa l’anno scorso e non ti nascondo che mi avrebbe fatto davvero comodo avere qualcuno che mi spiegasse tutto per filo e per segno invece di dover scoprire tutto da sola, cercando informazioni qua e là su Internet.
Ma non preoccuparti! Questo non sarà il tuo caso.
Sarò felice di poterti guidare verso questa tua nuova avventura!
Vediamo insieme le varie tappe da seguire su Aupairworld (che sono comunque simili per qualunque sito sceglierai).
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Creare un profilo “au pair”
Il profilo di un’au pair è composto da : descrizione, foto e video
Sarà il tuo biglietto da visita che permetterà alle famiglie di farsi un’idea su di te e di capire se potresti effettivamente corrispondere a ciò che loro stanno cercando.
Funziona un pò come un curriculum, anche perché non bisogna dimenticare che quello dell’au pair è pur sempre un lavoro e, molto spesso, le famiglie che decidono di accogliere un’au pair lo fanno, oltre che per il piacere di condividere un’esperienza di scambio culturale, anche perché hanno bisogno di qualcuno che si occupi dei bambini.
È, quindi, normale che cerchino una persona affidabile che possa prendere seriamente questo ruolo.
La descrizione dovrebbe contenere una breve presentazione su di te.
Puoi parlare dei tuoi hobby, interessi, di varie esperienze che hai fatto (scuola, lavoro, viaggi) e della tua personalità (menzionando brevemente i tuoi pregi e difetti).
Cosa più importante : Spiega anche le motivazioni per le quali vorresti diventare un’au pair.
Sarà di grande aiuto per le famiglie che guarderanno il tuo profilo!


Le foto sono una parte fondamentale del tuo profilo.
Scegli quelli in cui risulti più naturale, magari mentre pratichi uno sport, ti dedichi al tuo hobby preferito, mentre sei in vacanza con la tua famiglia o ti diverti con i tuoi amici… l’importante è che da ogni foto possano emergere il tuo carattere e le tue passioni.
Il video è di solito facoltativo, ma potrebbe essere interessante girarne uno mentre ti presenti all’eventuale futura famiglia ospitante, magari provando a parlare nella lingua del Paese in cui desideri andare.
Il consiglio migliore che posso darti per avere un profilo perfetto è :
Sii te stesso/a e dì sempre la verità!
Posso assicurarti che è davvero gratificante quando vieni scelto/a per ciò che sei veramente e non perché hai mentito.
Quindi massima sincerità!
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Definire i criteri di ricerca
Si! Hai capito bene! Avrai un’ampia libertà di scelta su tutto.
Per prima cosa puoi scegliere se partire per 3, 6, 9 ,12 mesi o addirittura 2 anni (rimanendo con la stessa famiglia).
Per quanto riguarda la destinazione, non solo avrai la possibilità di scegliere il Paese in cui andare, ma potrai anche selezionare una o più regioni dove preferiresti vivere la tua esperienza.
Lo stesso vale per la famiglia, potrai scegliere l’età dei bambini, il tipo di famiglia (troverai spesso anche delle famiglie monoparentali) e potrai aggiungere ulteriori richieste come ad esempio una famiglia di non fumatori, la presenza o assenza di animali domestici e tanto altro.
Io non mi ero soffermata più di tanto sugli ultimi dettagli, ma è comunque utile avere la possibilità di scegliere in modo da evitare situazioni scomode dopo.
Come puoi vedere, ci sono molte probabilità che la tua possa rivelarsi un’esperienza più che positiva.
L’importante è scegliere con attenzione in base a ciò che vuoi veramente.
Per questo ti consiglio di informarti prima sul posto in cui vorresti andare, così da capire se potrebbe essere adatto a te e al tipo di esperienza che intendi fare, poi intorno a quello dovresti pianificare tutto il resto.
In poche parole, dovresti riuscire a conciliare la scelta del Paese con quella della famiglia che, ti assicuro, non è per niente difficile.

Io, ad esempio, avevo scelto di partire per 12 mesi in Francia nella regione Île de France (dove si trova Parigi), appunto perché desideravo vivere la mia esperienza in una grande città che mi avrebbe permesso di scoprire tante nuove cose, conoscere tante persone e viaggiare più facilmente verso altre città europee.
Successivamente ho scelto una famiglia (con due bambine di 6 anni) che abitava in un piccolo paese nella periferia di Parigi.
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Entrare in contatto con la famiglia ospitante
Una volta definiti i criteri di ricerca, il sito ti mostrerà i profili delle famiglie che ha selezionato in base alle preferenze che hai precedentemente espresso.
Da quel momento puoi sia contattare che essere contattato/a.
Se, quindi, hai trovato uno o più profili che potrebbero interessarti, puoi essere tu a fare il primo passo inviandogli un messaggio.
Normalmente le famiglie chiedono di parlare tramite delle videochiamate, ma nel caso in cui non dovessero farlo durante le vostre conversazioni, ti consiglio di proporglielo.

La videochiamata è sicuramente il mezzo migliore per comunicare e conoscersi meglio.
È un momento in cui la famiglia e l’au pair possono presentarsi in maniera più dettagliata e possono specificare più precisamente ciò che li motiva ad intraprendere quest’esperienza.
Come sempre, bisogna parlare in modo chiaro e trasparente anche perché in seguito ad un eventuale “match” reciproco, sarà necessario mettere tutto per iscritto nel contratto au pair che dovrà essere rispettato da entrambe le parti.
Se poi, durante il tuo soggiorno, dovessi accorgerti della presenza di alcune incompatibilità tra te e la famiglia, non scoraggiarti, può capitare, è assolutamente normale e soprattutto, è un problema che si può tranquillamente risolvere.
Per prima cosa, ti consiglio di parlarne con la famiglia stessa, per poter trovare una soluzione insieme.
Ma se poi, i problemi dovessero continuare a persistere, non esitare a cambiare famiglia.
Per far in modo che sia un’esperienza piacevole per tutti, è fondamentale per entrambi che vi sentiate bene e a vostro agio tra le mura domestiche.
Non sai come comunicarlo alla famiglia?
Non preoccuparti, spiega tutto con calma e sincerità ma soprattutto con anticipo.
Di solito, quando l’au pair vuole cambiare famiglia o viceversa, bisogna farlo presente almeno due settimane in anticipo, in modo da dare il tempo ad entrambe le parti di trovare una nuova famiglia ospitante o una nuova au pair, ripetendo il processo spiegato prima.
Assicurazione e documenti necessari
Solitamente, l’assicurazione sanitaria che un’au pair possiede nel proprio Paese non copre tutte le prestazioni e le cure mediche di cui potrebbe necessitare durante il suo soggiorno all’estero.
Per questo motivo bisogna procurarsi un’altra assicurazione, che sia valida nella Nazione ospitante.

Chiaramente ogni Paese ha un proprio regolamento a riguardo, in alcuni casi, ad esempio,le spese dell’assicurazione potrebbero essere a carico della famiglia, in altri, a carico dell’au pair.
Perciò ti consiglio di informarti bene sulle regole specifiche del tuo Paese di destinazione, in modo da poter organizzare tutto in anticipo.
Per quanto riguarda i documenti, se il tuo Paese ospitante fa parte dell’Unione Europea (UE), ti basterà la tua carta d’identità o passaporto in corso di validità.
Se invece desideri partire per un un Paese extra UE dovrai informarti sui vari passaggi necessari per richiedere un visto o un permesso di lavoro.
Preparati per la partenza!

Una volta che hai completato il tuo profilo au pair, hai trovato la famiglia e ti sei procurato/a tutti i documenti necessari, puoi concentrarti sulla fase finale e decisiva: la tua partenza!!!
In questo caso non ci sono delle regole precise da rispettare, ma potresti seguire alcuni consigli per iniziare al meglio la tua nuova avventura.
Sarebbe carino, ad esempio, portare dei regali alla famiglia ospitante.
Nulla di esagerato, giusto qualche pensierino per inaugurare la vostra nuova esperienza, come un giocattolino per i bambini, un oggetto o un cibo tipico del tuo paese che rappresenti particolarmente la tua cultura.
Questo gesto vi aiuterà a stabilire un legame iniziale e sarà sicuramente apprezzato.
Io avevo regalato alla mia famiglia ospitante una scatola di biscotti tipici della Sicilia, un carretto siciliano in miniatura che avevo comprato in un negozio di souvenirs nel mio paese e due libri da colorare per le bambine.
Eravamo tutti molto contenti e le bambine mi hanno anche regalato un disegno di noi tre fatto da loro.
É stato un momento davvero emozionante!
Bene, dopo aver osservato attentamente tutti gli step da seguire, direi che “come diventare un’au pair” non è più un segreto per te!
Quindi non ti resta che preparare la valigia e partire verso questa nuova avventura!
Ma attenzione! C’è il bellissimo rischio che possa trasformarsi in un viaggio solo andata… proprio come il mio.

Eh già… una volta terminato il mio anno come au pair, ho deciso di rimanere in Francia e di iniziare qui i miei studi.
È davvero sorprendente come un’esperienza che può sembrare fine a sé stessa, sia, a volte, in grado di rivoluzionare completamente la nostra vita.
Spero di averti trasmesso tutta l’energia ed entusiasmo necessari per intraprendere questo nuovo viaggio.
Se dovessi avere qualche altro dubbio o curiosità non esitare a scriverli nei commenti. Sarò felice di risponderti.
Un abbraccio,
Ylenia
Aspetta un attimo, ti piacerebbe viaggiare a lungo termine? Abbiamo qualcosa per te…
Sei davvero interessato a capire come viaggiare a tempo indeterminato con gli strumenti che la sharing economy ti mette a disposizione?
Allora forse può interessarti una guida a come iniziare a viaggiare a lungo termine, no? Una guida in cui abbiamo raccolto tutto ciò che abbiamo imparato nel nostro viaggio solo andata, le risposte a tutti i dubbi che avevamo prima di partire e a quelli dei nostri lettori.
In questa guida non troverai solo i temi legati al viaggio a tempo indeterminato, come l’organizzazione, la burocrazia, i costi e i consigli per affrontarlo, ma anche la storia di come siamo riusciti a realizzare il sogno di diventare nomadi digitali e di rendere sostenibile questo stile di vita, e di come puoi farlo anche tu.
Insomma, non una guida qualsiasi, ma LA GUIDA DEFINITIVA AL VIAGGIO A LUNGO TERMINE 🙂
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Last Updated on Febbraio 8, 2023 by Ilaria Cazziol