Come funziona Workaway nel 2025: tutto ciò che devi sapere prima di partire

come funziona workaway

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Spero che questo contenuto ti sia utile, grazie per il supporto al mio lavoro!

Una delle cose che da quasi 10 anni a questa parte non può mancare nei nostri viaggi, brevi o lunghi che siano, è un’esperienza con Workaway, WorldPackers e gli altri siti di Work Exchange. 

Quando abbiamo iniziato a utilizzare questi siti, c’erano giusto le fondamenta…qualche foto, una descrizione, poco altro. Oggi, queste community sono cresciute tantissimo ed è una bellissima realtà digitale, ricca di strumenti e supporti come la Mappa per localizzare meglio gli Host, il calendario per verificare la disponibilità, i filtri per trovare attività che ti interessano in base a certe parole chiave, le app per lo smartphone, etc! 

Come abbiamo già raccontato in un altro articolo su come viaggiare a lungo termine con Workaway, questa straordinaria community che ti permette di viaggiare gratis in cambio di qualche ora di lavoro è stata una delle scoperte che ci hanno cambiato la vita e il viaggio.

Workaway infatti è un’incredibile piattaforma di scambio culturale che ti permette di viaggiare in tutto il mondo a basso costo, offrendo il tuo tempo e le tue competenze in cambio di vitto e alloggio. Ma non è solo un modo per risparmiare sui costi di viaggio. È un’opportunità unica per imparare nuove lingue, acquisire nuove competenze, fare nuovi amici e, soprattutto, vivere come un locale.

Lo abbiamo usato tanto anche per coltivare la nostra passione per la fotografia di viaggio e crearci un portfolio fotografico.

banner guida fotografia di viaggio

In questa guida a Workaway, ti mostrerò come funziona, quali sono i vantaggi e come puoi sfruttare al meglio questa fantastica opportunità. Che tu sia un viaggiatore solitario in cerca di avventure, una coppia di viaggiatori solo andata o una famiglia che vuole esplorare il mondo insieme, Workaway ha qualcosa da offrire a tutti.

Quindi, sei pronto a partire per il viaggio della tua vita? Continua a leggere e scopri tutto quello che c’è da sapere su Workaway.

Vantaggi di usare Workaway: come funziona

È il momento di entrare nel dettaglio dei vantaggi di Workaway e di come funziona.

Workaway italiano non esiste purtroppo, per cui dovrai arrangiarti con il sito in inglese, ma se stai cercando informazioni in italiano su Workaway, cercherò di darti tutto ciò di cui hai bisogno, e anche ciò che avrei voluto sapere io prima di partire per la prima volta (l’ultima sezione di questo articolo).

Ma prima, come funziona Workaway? È semplice.

Dopo esserti registrato sul sito di Workaway.info, puoi iniziare a cercare le opportunità di volontariato disponibili in tutto il mondo. Una volta trovato un progetto che ti interessa, contatti l’host e, se tutto va bene, organizzate insieme i dettagli del tuo soggiorno.

L’unico costo da sostenere con questi siti è quello della registrazione alla piattaforma, annuale:

Workaway costa rispettivamente 59 per un account singolo, e 69 per quello di coppia (a patto di viaggiare sempre in due, si può dividere il costo). Non è poco, ma per ciò che si ottiene credimi, NON è tanto.

Inoltre sappi che, se ti registri tramite il nostro link, otterrai 3 mesi gratis aggiuntivi sulla piattaforma, che non guastano!

Workaway vs altri programmi di scambio culturale

Se stai considerando un’esperienza di scambio culturale, potresti chiederti come si confronta Workaway con altri programmi simili. Ci sono molte opzioni là fuori, come WWOOF, HelpX, e Au Pair, quando si tratta di viaggi a lungo termine e scambi culturali.

“Work away” è diventato un termine generico per questo tipo di viaggi, indipendentemente dal sito che si utilizza.

Per questo nell’articolo ti parlerò di Workaway sia come sito specifico (Workaway.info), sia come un modo di viaggiare, con consigli, benefici, pro e contro ed esperienze che sono valide su tutti i siti.

 

Alternativa a Workaway: Worldpackers

worldpackers come funziona

In particolare, un altro sito che utilizziamo noi e che ci piace molto, insieme a Workaway.info, è Worldpackers (secondo noi la migliore tra le alternative a Workaway esistenti).

Entrambi i siti offrono opportunità simili di volontariato in cambio di vitto e alloggio in tutto il mondo. Ma ci sono alcune differenze chiave tra i due, che puoi leggere nell’articolo dedicato che ho appena linkato.

Entrambi i siti hanno una vasta comunità di viaggiatori e host, e offrono supporto in caso di problemi durante il tuo soggiorno. Quindi, quale scegliere dipende davvero dalle tue preferenze personali e dal tipo di esperienza che stai cercando.

Soprattutto se viaggi a lungo termine, potrebbe essere utile iscriverti a più di un sito (è mesattamente la nostra soluzione infatti).

Questo ti darà accesso a un numero ancora maggiore di opportunità e ti permetterà di trovare l’esperienza perfetta per te. Quindi, sia che tu scelga Workaway, Worldpackers, o entrambi, sei sulla buona strada per un’avventura indimenticabile!

Con WorldPackers i costi sono simili (59$), ma ci sono diversi piani con vantaggi interessanti (come una gamma di video corsi nella sua “Academy” per aiutare i viaggiatori a prepararsi per le loro avventure).

Inoltre in quanto nostro lettore puoi avere uno sconto di 10$ su Worldpackers con il codice VIAGGIOSOLOANDATA!

 

Inoltre ha alcune caratteristiche che lo rendono più simile a un’agenzia di volontariato internazionale,  come il fatto di offrire un’Assiccurazione in caso di problemi nei viaggi che offre.

Per questo può essere un’alternativa a Workaway interessante specialmente per chi si avvicina al mondo del volontariato all’estero per la prima volta e vuole farlo con più garanzie, o per chi vuole partire in solitaria ma avere comunque una rete di supporto in loco.

 

Quali sono i vantaggi di viaggiare con Workaway?

Prima di tutto, Workaway è un modo fantastico per viaggiare a lungo termine senza spendere una fortuna. In cambio di alcune ore di lavoro al giorno, ricevi vitto e alloggio. Questo ti permette di risparmiare notevolmente sui costi di viaggio e di vivere in un posto per un periodo più lungo, permettendoti di immergerti veramente nella cultura locale.

Trovare opportunità per fare volontariato senza pagare troppo mentre ci si sposta, in maniera facile, comoda, senza intermediari e senza costi nascosti, è una specie di sogno, e ti permette di entrare in contatto con culture molto diverse, provare attività e lavori straordinari, vivere un luogo in maniera più autentica.

Ma i vantaggi di Workaway non si fermano qui. Oltre al risparmio economico, Workaway ti offre l’opportunità di acquisire nuove competenze e di fare esperienze uniche. Puoi lavorare in una fattoria biologica, insegnare una lingua, aiutare in un ostello o partecipare a un progetto di costruzione. Le possibilità sono infinite e ogni esperienza ti arricchisce a modo suo.

Workaway è anche un modo fantastico per abitare all’estero. Vivendo con i tuoi host, avrai l’opportunità di conoscere la vita quotidiana del posto, di imparare la lingua e di fare esperienze che non avresti mai avuto come semplice turista.

Workaway per viaggiatori solitari

Sei un lupo solitario, un esploratore indipendente che ama viaggiare da solo? O magari è la tua prima volta e cerchi il modo più “soft” per provare questa modalità di viaggio?

Allora Workaway è perfetto per te. Workaway per viaggiatori solitari è un’opportunità unica per esplorare il mondo, imparare nuove lingue e fare esperienze indimenticabili.

Viaggiare da soli infatti può essere un’avventura emozionante, ma può anche essere una sfida. Con Workaway, non sei mai veramente solo. Sei parte di una comunità, e viaggiatori e host sono lì per aiutarti, supportarti e condividere con te le loro esperienze.

E sai cosa è ancora meglio? Alcuni progetti Workaway retribuiti offrono anche una paga oltre al vitto e alloggio (solitamente si tratta di un rimborso spese, oppure delle mance nei lavori a contatto con il pubblico). Quindi, se stai cercando un modo per finanziare i tuoi viaggi mentre vivi esperienze uniche, un Workaway retribuito potrebbe essere la soluzione ideale.

Work away per famiglie

Ma Workaway non è solo per i viaggiatori solitari. Se sei in coppia, oppure hai una famiglia e sogni di mostrare ai tuoi figli il mondo, Workaway può rendere questo sogno realtà. Workaway per famiglie offre l’opportunità di viaggiare insieme, vivere nuove culture e creare ricordi indimenticabili.

Immagina di svegliarti in una fattoria in Francia, di fare colazione con prodotti freschi e poi di passare la giornata a raccogliere mele con i tuoi figli. O di imparare a fare lavori manuali in un piccolo villaggio in Spagna, mentre i tuoi figli giocano con i bambini del posto. Queste sono le esperienze che Workaway può offrire alla tua famiglia.

E non preoccuparti, “work away” non significa che dovrai lavorare tutto il giorno. Gli host di Workaway comprendono che viaggiare con la famiglia è diverso dal viaggiare da soli, e sono flessibili con le ore di lavoro.

In conclusione, Workaway è un’opportunità incredibile sia per i viaggiatori solitari che per le coppie/famiglie. Che tu voglia esplorare il mondo da solo o con i tuoi cari, Workaway ha qualcosa da offrire a tutti.

Insomma, tanti PRO! Però, siamo sinceri, c’è anche qualche CONTRO…o almeno, ci sono elementi da considerare prima di intraprendere questo tipo di avventura, che potrebbero spaventare molti e che fanno sì che la domanda “come funziona Workaway” sia una delle più gettonate che riceviamo. 

Quindi ecco 5 consigli utili per avvicinarti alla tua prima esperienza con Workaway nel modo migliore, e soprattutto in seguito le 12 cose che avrei voluto che qualcuno mi dicesse prima di partire la prima volta.

Consigli utili per i futuri utenti di Workaway

come funziona workaway

Questi suggerimenti sono basati sulla mia esperienza personale e su quella di altri viaggiatori che hanno utilizzato Workaway per viaggiare a basso costo e vivere esperienze di viaggio uniche.

  1. Fai la tua ricerca: prima di scegliere un host, leggi attentamente la loro descrizione e le recensioni lasciate da altri viaggiatori. Questo ti darà un’idea di cosa aspettarti e ti aiuterà a scegliere un host che si adatta alle tue esigenze e interessi.
  2. Comunica chiaramente: prima di arrivare, assicurati di avere una chiara comprensione delle aspettative dell’host. Quante ore dovrai lavorare? Quali saranno i tuoi compiti? Quali sono le regole della casa? Una buona comunicazione può prevenire malintesi e garantire un’esperienza positiva per entrambe le parti.
  3. Sii flessibile: Workaway è un’esperienza di apprendimento e crescita. Potresti dover fare lavori che non hai mai fatto prima, o vivere in condizioni diverse da quelle a cui sei abituato. Mantieni la mente aperta e sii pronto ad adattarti.
  4. Approfitta dell’opportunità di imparare: Workaway offre l’opportunità di imparare nuove competenze, praticare una lingua straniera e immergerti in una nuova cultura. Approfitta di queste opportunità per arricchire la tua esperienza di viaggio.
  5. Divertiti!: Infine, ma non meno importante, ricorda di divertirti! Workaway è un’opportunità unica per viaggiare in modo diverso, fare nuove amicizie e creare ricordi indimenticabili. Quindi, goditi ogni momento!

Esperienze personali con Workaway: cosa avrei voluto sapere la prima volta

Personalmente, mi sento un’esperta del settore…potrei scrivere una tesi di laurea su come funziona Workaway e qualsiasi altro sito di work exchange! Negli anni ho provato e vissuto di tutto, nel bene e nel male, tra cui le cose più eclatanti sono state…

  • assistere cavalli al confine con la morte per mancanza di cibo e acqua in Portogallo
  • dormire su un materasso per terra in una stanza dove occasionalmente si palesava un topolino
  • scappare dal Workaway prima del tempo e ritrovarmi non volendo a fare la mia prima vacanza da sola
  • vivere in un vecchio trailer in Austria
  • fare ippoterapia a bambini disabili, detenuti e persone con problemi fisici gravissimi
  • fare l’insegnante di tiro con l’arco, al piattello, equitazione, quad, più la cameriera, il tutto in una settimana
  • diventare ufficialmente istruttrice di equitazione per gli italiani in una finca tedesca a Maiorca (sì, true story)
  • assistere a uno dei peggiori incidenti a cavallo che io ricordi
  • vivere con una famiglia di nomadi mongoli tutti insieme in una ger
  • mangiare una marmotta appena cacciata cotta nel suo stesso corpo e rischiare di prendere la peste
  • rifiutarmi di mangiare qualunque altra cosa dai nomadi e rischiare di morire di fame
  • assistere al macello hand-made di 10 cavalli
  • stare una settimana senza doccia e senza toilette
  • passare 3 giorni nel costosissimo Giappone in una casa vista mare, a non fare assolutamente niente, eppure ricevere ospitalità gratuita
  • vivere con 15 cani randagi dolcissimi in India
  • costruire tipi (le tende degli indiani d’America)
  • utilizzare una toilette costruita a mano e davvero basica per 10 giorni
  • essere inseguita dalle api in Marocco
  • vivere la vera esperienza dell’hamman, che non è altro che una doccia pubblica, altro che massaggi…
  • mangiare da un piatto comune con altri 7 adulti e 3 bambini
  • passare una notte in una casa infestata di scarafaggi in Giordania
  • passare tutte le restanti notti a guardare il cielo stellato del deserto in un lussuoso campo tendato senza sborsare un euro
  • cavalcare in mezzo al deserto
  • accompagnare i turisti a scoprire le meraviglie della Cappadocia a cavallo
  • vivere nella giungla di Panama su case di bambù senza pareti tra gli alberi
  • fare foto e video a scimmie, insetti stecco e altri animali più o meno interessanti come lavoro

Workaway con cavalli in Giordania

Ecco, queste sono solo alcune delle cose che ho visto e vissuto in questi anni di uso assiduo di Workaway…motivo per cui mi sento di poter rispondere con sicurezza a tutte le domande su come funziona Workaway, se ne vale la pena o meno, e quali sono le cose più difficili da affrontare. Insomma, dopo 10 anni posso non solo spiegare come funziona Workaway, ma soprattutto dirti tutte quelle cose che avrei voluto sapere io prima di cominciare

Sei pronto? Sappi che la tua vita cambierà per sempre…

1. In un work exchange NON sarai in vacanza

Non è come andare in un resort all-inclusive, dove puoi passare tutta la giornata in spiaggia e tornare solo a pranzo e a cena. Per come funziona Workaway, durante il soggiorno sarai un volontario, un aiutante, un membro della famiglia che ti ospita, uno studente, e un viaggiatore nel senso più ampio e profondo del termine. Di solito gli host chiedono ai volontari di lavorare 5-6 giorni a settimana (e si può sempre richiedere ai padroni di casa una certa flessibilità), 4-5 ore al giorno, che non è molto. Il tipo di lavoro che i volontari di solito fanno richiede di svegliarsi presto (non è l’ideale se si desidera dormire tutti i giorni fino a mezzogiorno!). La buona notizia è che in questo modo avrai praticamente tutto il pomeriggio libero e sarai in grado di esplorare l’area. Ciò è positivo se ti trovi in ​​un posto interessante con un sacco di cose da fare in giro, ma se ti trovi in ​​un posto isolato può essere fastidioso perché non avrai molto tempo per raggiungere altre destinazioni. Quindi, scegli un posto che ti piace, dove sai che ci sono cose che vuoi visitare e fare. Ma….

2. Sii anche pronto ad avere dei pomeriggi pigri senza niente da fare

Va bene, fa parte dell’esperienza. Dopotutto, stai vivendo come un locale e significa anche riposare “a casa tua”. In secondo luogo, scegli un luogo che offre un lavoro che pensi ti piaccia! Per quanto possa sembrare ovvio, questa è la cosa più importante, perché stai andando a trascorrere le tue vacanze lavorando e, se vuoi evitare di essere infelice, dovresti prenderlo in considerazione. Ci sono molte offerte diverse su Workaway, puoi dare un’occhiata al sito web e ne avrai subito un’idea. Puoi trovare di tutto, dall’agricoltura al giardinaggio, al lavoro in ostello, al babysitter, all’insegnamento delle lingue, alla pesca, all’equitazione … tutto! Scegli qualcosa che ti piace e non lavorerai mai un giorno nella tua vita, dicono. Be’, vale lo stesso per come funziona Workaway!

3. Come funziona Workaway: non è un hotel, è la casa e la vita di persone vere

Nulla è gratuito, anche se come funziona Workaway rende quasi falsa questa frase. Sì, ti stanno ospitando gratuitamente, in cambio solo del tuo tempo e delle tue abilità, ma devi restituire qualcosa. Quindi non puoi semplicemente sederti e rilassarti, dovresti essere attivo, anche meglio, PROATTIVO, pensare come un membro della comunità in cui vivi, aiutare a cucinare, pulire, tutto ciò che si può fare e si ha voglia di fare per ringraziali per l’incredibile opportunità che ti stanno offrendo. Qualche pioggia, una brutta giornata o il desiderio di andare in spiaggia non sono ragioni che dovrebbero impedirti di lavorare!

come funziona workaway in marocco

4. A volte potrebbero chiederti di fare qualcosa che non era specificato nell’accordo.

Potrebbe essere qualsiasi cosa, dalla pulizia del bagno al lavoro al computer, niente di male ma, se inaspettato, può essere deludente. Certo che non possono costringerti a fare niente, si tratta di aiutare dove necessario ma non è schiavitù! Sii sincero con te stesso, e se decidi che non ti piace, ma puoi fare uno sforzo e farlo, allora vai avanti. Altrimenti, ti capiranno se lo spieghi. Workaway è comunque una sorta di contratto sociale, e ciò che è scritto sul sito è “vincolante”, almeno dal punto di vista morale. Se non rispettato, sei autorizzato ad andartene senza troppi preamboli.

5. Le persone a volte sono strane. Fa parte dell’esperienza!

Ancora una volta, essere in casa di altre persone significa che non sei a casa tua, ma non sei nemmeno in un hotel. Se lavori in un Paese che non è il tuo, le cose potrebbero essere diverse da quelle a cui sei abituato. Potrebbero cucinarti pasti strani, potrebbero avere comportamenti che non capisci, potrebbero fare cose che non condividi o con cui non sei d’accordo. Noi, come scritto sopra, lo abbiamo capito più che mai in Mongolia: quando hanno ucciso e macellato davanti a noi una mandria di cavalli, è stato uno shock totale. Ma, per quanto duro da accettare e da vivere, è stata un’esperienza interculturale terribilmente interessante. Lo scopo del viaggio è anche conoscere queste differenze culturali e dovresti essere preparato ad esse. Se preferisci evitarle, meglio passare una vacanza classica in un resort, o fare altri tipi di esperienze. Ma se vuoi davvero scoprire una cultura diversa, incontrare persone diverse, provare cose nuove e inaspettate…Workaway è lo strumento perfetto!

6. È necessaria una certa (leggi MOLTA) adattabilità.

Questo è cruciale. Penso che il livello di adattabilità necessario cambi molto da esperienza a esperienza, ma basta leggere un paio di annunci su Workaway per rendersi conto di una cosa: le persone che ti ospitano spesso stanno costruendo qualcosa, o hanno bisogno di aiuto con la manutenzione, o vogliono iniziare una nuova attività da zero e cercano volontari. Queste situazioni di solito indicano che i luoghi in cui vivono sono quantomeno disordinati, se non addirittura non ancora completati! Inoltre, di solito gli ospiti hanno più di un volontario alla volta, ma non hanno spazio nella casa principale. Quindi probabilmente ti ritrovi a vivere in una tenda, in un rimorchio di costruzione, in una casa laterale o in qualsiasi altra cosa. L’importante è sapere esattamente cosa si aspettarsi prima di andare, e se non c’è scritto nulla sul tuo alloggio nel loro profilo, dovresti assolutamente chiederlo.

Ma anche se sai a cosa vai incontro, a volte arrivare a destinazione e vedere realmente il posto in cui vivrai, può essere un po’ traumatico. Ecco perché l’adattabilità è più che necessaria: cosa puoi fare se la tua stanza non è nemmeno una stanza, o il tuo letto è solo un materasso a terra? Non puoi davvero dire “no grazie, preferirei dormire nella tua camera”, giusto? E se i tuoi ospiti non parlano una parola di inglese e ti servono con orgoglio pasti che non riusciresti a mangiare nemmeno sotto tortura? Non puoi mica andare al ristorante nel mezzo della steppa mongola, no?

Così ti adegui, provi a metterti comodo e a entrare nella parte, e…alla fine probabilmente ti piacerà anche! Ad esempio, in molti dei Workaway che ho fatto non c’era un vero e proprio bagno, o se c’era era lontano da dove dormivo. Questo rendeva le pipì notturne un vero e proprio incubo! Ma dopo qualche giorno, si scopre che il proprio livello di adattabilità è molto più flessibile di quanto di pensi, quando si è abituati a vivere negli agi della vita moderna…e ci si scopre persino ad apprezzare il fatto di vedere per qualche minuto le stelle, mentre ci si congela il sedere con una pipì notturna all’aperto 😉

7. Puoi realizzare i tuoi sogni più arditi

Come ho detto, Workaway ha molte offerte di lavoro diverse, praticamente tutto ciò a cui puoi pensare in ogni paese del mondo. Veramente. Anche di più di ciò a cui riusciresti a pensare! Le persone là fuori sono incredibili: è pieno di host che hanno lasciato tutto, hanno comprato una proprietà da qualche parte nel mondo e hanno iniziato il loro lavoro dei sogni dal nulla. Ed è INCREDIBILE!

Workaway è il modo perfetto di vivere la vita dei propri sogni più arditi ma per un periodo di tempo limitato, o comunque vivere in modo totalmente diverso…perché con Workaway puoi essere chiunque tu voglia, fare qualunque cosa tu sogni, ovunque tu voglia. 

La nostra esperienza su come viaggiare gratis grazie al volontariato (e work-away)

8. Puoi fare volontariato senza restrizioni

Il volontariato è qualcosa di veramente bello e utile, e molte persone vorrebbero farlo come alternativa a una normale vacanza. Penso che essere di aiuto sia qualcosa di veramente gratificante, e farlo in un paese straniero è un modo meraviglioso per fare qualcosa di più durante un viaggio.

Ma farlo con le organizzazioni umanitarie di sorta spesso non è così facile. Se provi a digitare “viaggi di volontariato” su Internet, usciranno molti risultati e la maggior parte di loro sono o associazioni di beneficenza o agenzie di viaggio. Nel primo caso, probabilmente lavorerai in una comunità locale e sarai molto utile, ma di solito devi pagare una fee (che a volte può essere molto alta) e ti chiederanno un soggiorno minimo di alcuni mesi, con partenze e periodi fissi.

Se scegli un’agenzia di viaggi (scelta di dubbia utilità sociale, diciamolo), probabilmente farai delle incredibili attività come dar da mangiare alle tigri in India, ma ti chiederanno un sacco di denaro e non sarà di grande aiuto per la comunità locale, anzi potrebbe proprio essere dannoso (hanno fatto il giro del mondo storie di animali tenuti in cattività e maltrattati perché i turisti potessero curarli, per esempio)!

Come funziona Workaway, invece? Semplice, è puro volontariato diretto, senza NESSUNA RESTRIZIONE: puoi scegliere tutto, da quanto tempo a dove farlo, basta concordarlo con i tuoi ospiti. Alcuni pongono dei limiti minimi di soggiorno, spesso di un mese, ma raramente mi sono sentita rispondere un no secco solo perché potevo stare meno tempo. Ho anche fatto Workaway di meno di una settimana, quando c’era mutuo interesse a lavorare insieme 🙂

Workaway in India

9. Con i work exchange si incontrano le persone più interessanti

Durante qualunque viaggio probabilmente incontrerai molte nuove persone da ogni parte del mondo, con qualsiasi tipo di background e cultura. Ma con i work exchange questo sembra estendersi all’ennesima potenza: i volontari, così come le persone che li ospitano, sono speciali. Sono in genere persone folli, coraggiose e interessanti che viaggiano da sole attraverso il mondo, facendo volontariato ovunque possono per provare nuove cose e rendere i loro viaggi più lunghi.

Parlare con loro di solito è un modo di aprire la mente, visto che hanno visto e fatto tante cose, ed è così motivante che inizierai subito a pianificare il tuo prossimo grande viaggio! Sono persone che amano viaggiare, come te, e che amano la vita, e non puoi evitare di andare d’accordo con questo tipo di persone… perché sono esattamente come te! Ma soprattutto, le persone che ospitano i workawayer sono persone incredibili.

Spesso sono stranieri in quel paese, come te: avevano un lavoro, una casa, una vita normale e hanno mollato tutto per comprare un pezzo di terra e costruirci letteralmente i loro sogni sopra! Oppure possono essere persone del posto, che amano incontrare viaggiatori internazionali e aprire le loro case. In ogni caso, hanno grandi storie da raccontare, abilità utili da insegnare e molti punti di vista interessanti! Incontrare tutte queste persone in un’esperienza Workaway è una delle parti migliori di essa.

10. È il modo migliore per scoprire una cultura (o una lingua)

Uno degli obiettivi di ogni viaggio dovrebbe essere conoscere un nuovo posto e le persone che vivono lì, apprezzando le differenze culturali e tornando come persone più aperte. A questo scopo, i work exchange sono perfetti.

Qualunque sia il lavoro che farai, dovrai necessariamente integrarti nella comunità locale, conoscere non solo gli stranieri ma anche le persone che hanno vissuto lì tutta la loro vita. Ed è sempre interessante parlare con queste persone. Mi piace parlare di politica e cultura con persone di altri paesi, ad esempio, perché sono sempre sorpresa da quante differenze (o somiglianze) ci sono anche dove non ti aspetteresti mai! È anche perfetto se vuoi imparare una lingua o riprenderne una che hai studiato: ovviamente non sarà facile senza un corso, ma con un buon libro, un’app sul tuo smartphone e tanta motivazione, è incredibile quanto sia utile l’immersione in una lingua!

E a volte gli host si offrono di insegnarti la loro lingua in cambio di alcune lezioni della tua…un modo davvero interessante (e poco costoso) per migliorare!

11. Viaggi fuori dagli itinerari turistici

Quando viaggiamo, di solito andiamo in destinazioni turistiche ben conosciute, guardiamo su Tripadvisor quali sono i posti migliori da visitare e torniamo a casa con un’esperienza assolutamente normale.

Quando fai un work exchange, ti trovi in ​​posti che probabilmente non visiteresti mai perché non li conosce nessuno, ma potrebbero sorprenderti. È un modo totalmente diverso di scoprire un luogo, che non è basato su cosa vedere, ma sulla scoperta del posto in cui ti sei trovato casualmente a stare. E se sei un amante dei viaggi, sarà un’esperienza incredibile.

12. Anche quando un Workaway va male…va bene!

La cosa più interessante che ho scoperto su come funziona Workaway è che ogni esperienza è meravigliosa. È così anche quando succede qualcosa di male, anche se non va come avresti voluto, anche se decidi di andare via prima perché non ne puoi più.

Ti rimane comunque un bellissimo ricordo. Forse proprio perché un work exchange ti forza fuori dalla comfort zone a calci, e ti fa rendere conto di essere in grado di fare cose incredibili. Forse perché ogni volta incontri persone straordinarie. È un dato di fatto, ed è la cosa più bella. Sapere che comunque vada, andrà bene perché si tornerà a casa più forti, più maturi, più sicuri di sé.

 

Ti abbiamo convinto? Ci vediamo in viaggio 😉

Vuoi sapere qualcosa di più pratico su come funziona Workaway o altri siti di work exchange? Trovi tante informazioni nelle rispettive FAQ, e se c’è qualcosa che ti blocca e che vuoi chiedere alla “maestra”, lasciaci un commento!

 

Un abbraccio,

Ilaria


Aspetta un attimo, ti interessa viaggiare a lungo termine? Abbiamo qualcosa per te…

Copertina lowe resSei davvero interessato a capire come viaggiare a tempo indeterminato

Allora forse può interessarti la guida a come iniziare a viaggiare a lungo termine. Una guida in cui abbiamo raccolto tutto ciò che abbiamo imparato nel nostro viaggio solo andata, le risposte a tutti i dubbi che avevamo prima di partire e a quelli dei nostri lettori.

In questa guida non troverai solo i temi legati al viaggio a tempo indeterminato, come l’organizzazione, la burocrazia, i costi e i consigli per affrontarlo, ma anche la storia di come siamo riusciti a realizzare il sogno di diventare nomadi digitali e di rendere sostenibile questo stile di vita, e di come puoi farlo anche tu.

Insomma, non una guida qualsiasi, ma LA GUIDA DEFINITIVA AL VIAGGIO A LUNGO TERMINE 🙂

 

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Last Updated on Maggio 3, 2025 by Ilaria Cazziol

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54 Comments

  1. says: nicola

    ciao ,volevo chiederti se secondo te e’ possibile,oltre a fare il volontariato in cambio di vitto e alloggio,lavorare essendo retribuiti economicamente nel posto in cui stai facendo work away ovviamente non necessariamente dalle persone che ti stanno ospitando.Te lo chiedo perche vorrei partire per un po facendo work away ma non ho grandi disponibilita econimiche e penso che mi farebbero comodo un po di soldi anche per poi potermi spostare per i successivi work away o per situazioni di emergenza.grazie mille in anticipo !!

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Nicola, certo è assolutamente fattibile 🙂 a me è capitato anche di trovare posti in cui fosse previsto un piccolo contributo settimanale, tipicamente succede negli ostelli o nei posti in cui si ha a che fare con il pubblico e lasciano le mance (e molti host le riconoscono ai workawayer, giustamente). Di solito è menzionato nell’annuncio, puoi provare a fare una ricerca con la parola chiave “pocket money” magari! Per quanto riguarda il trovare un lavoro al di fuori del Workaway, nessun problema nel tuo tempo libero ovviamente 🙂

  2. says: Luca

    Ciao, volevo sapere se è richiesto un visto di tipo lavorativo per poter utilizzare workaway in paesi extra-EU, comunque articolo molto interessante, Grazie.

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Luca, grazie per averci scritto. Sì effettivamente bisognerebbe mettersi in regola dal punto di vista dei visti, sul sito stesso di Workaway ci sono indicazioni da seguire per i singoli Paesi. Dipende molto anche da che tipo di lavoro vai a fare e per quanto tempo, sicuramente andare per mesi nelle farm in Australia è diverso da qualche settimana da una famiglia in India 🙂 il consiglio migliore è di leggere sul sito e chiedere ai tuoi host quando iniziate a organizzarvi!

  3. says: Edoardo

    Ciao, mi sono appena iscritto a Workway!
    Volevo chiederti, quanto durano più o meno queste esperienze?
    Perche nel mio profilo ho lasciato in bianco la sezione in cui mi chiedeva la data in cui sarei voluto partire e tornare.
    Inoltre volevo chiederti se ci metteranno tanto le proposte di lavoro ad arrivare?

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Edoardo, benvenuto nella community allora 🙂 le esperienze possono durare in modo variabile a seconda dei desideri tuoi e degli host, di solito non meno di un paio di settimane fino a mesi e mesi.
      Difficilmente ti arriveranno proposte appena iscritto, dovrai contattare tu le persone da cui vuoi andare e aspettare le risposte!

  4. says: Valentina

    Ciao! Mi sono iscritta sul sito Workaway di impulso circa 6 mesi fa perché l’ultimo anno la mia vita è stata drasticamente buttata nel cestino e mi ritrovo a dover partire da zero con un’autostima sotto i piedi. Ma! Per quanto la cosa sia spaventosa e per quanto io sia terrorizzata nel ritrovarmi senza niente e senza reali obiettivi mi rendo anche conto che davanti a me ho un’immensità di opportunità e che il ventaglio di cose che potrei provare a fare è sconfinato. Quindi anche se fino ad ora sono rimasta bloccata dalla paura di farlo da sola, non voglio rinunciarci. Ma il mio problema è questo: io non parlo bene in inglese, cioè mi faccio capire ma non padroneggio la lingua. Questo può essere un ostacolo insormontabile? E l’età quanto conta? Ho 37 anni… Grazie per l’attenzione!!! Ciao 🙂

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Valentina, da quello che scrivi mi sembra proprio che questo tipo di esperienza sia quello di cui hai bisogno. Specialmente se fatta da sola.
      Scegli un posto con tante recensioni positive e vari volontari come prima volta e vai! L’inglese non è un problema, noi siamo stati in mongolia da una famiglia nomade che non parlava una parola di lingua in comune e ce la siamo cavata, si impara, anzi prendilo come uno stimolo 🙂
      nemmeno l’età è un problema, ho conosciuto workawayer di 18 anni come di 60!

  5. says: Massimo

    Ciao Ilaria👋👋👋

    Ti volevo chiedere un consiglio sperando che mi possa aiutare.

    Sono un ragazzo che fra neanche 2 settimane finisce l’esame di maturità e mi ritrovo a un bivio su cosa fare del mio futuro.

    Il mio dubbio più grande che mi assale ormai da mesi e la scelta se andare a fare l’università in Italia (cosa che sinceramente non vorrei fare in Italia in quanto l’università dei miei sogni l’ho trovata fuori Europa) per poi fare un anno di erasmus imparare bene la lingua e finire la magistrale fuori Italia per poi non ritornarci mai più, oppure sono indeciso se intraprendere un esperienza di un anno di workaway girando il mondo facendo esperienze e soprattutto per conoscere me stesso e di quello che potrei essere capace di fare, però la mia paura più grande è il fatto che io non ho un ottimo livello di inglese (ci ho fatto sempre a cazzotti a scuola) ed uno dei miei obbiettivi principali è quello di impararlo per bene per poi poter fare un Università fuori Italia senza nessuna difficoltà linguistica.

    Secondo te, un ragazzo che parte per un esperienza di workaway con un livello di inglese elementare, riuscirebbe ad impararlo decentemente??? Ultimissima piccola domanda: il fatto di non sapere bene l’inglese quanto influisce nella famiglia ospitante e quante difficoltà mi si potrebbero presentare con questo handicap???

    Grazie mille in anticipo per l’attenzione 😊

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Massimo, in bocca al lupo per la maturità! Personalmente l’idea di fare un periodo sabbatico, anche breve, prima della scelta dell’università mi sembra una bella cosa, io non l’ho fatto ed entrando anni dopo in contatto con questo tipo di scelta mi sono chiesta se avrei fatto un percorso diverso in quel caso…anche solo poche settimane ma io lo farei 🙂
      l’inglese non è un problema per trovar gli host, chiaramente non andrai a lavorare in ostello a contatto con il pubblico, ma per altro va bene tutto. In poche settimane non puoi sperare di impararlo come in anni di scuola, ma l’immersione nella lingua è una delle cose più efficaci che ci siano quindi lo consiglio sicuramente con questo scopo!

  6. says: Manuel

    Ciao 🙂 nel 2020 partirò per un volontariato negli Stati Uniti e vorrei sapere se serve l’ESTA o devo fare un’altro visto, grazie mille 🙂

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Manuel, gli Stati Uniti sono il Paese più complicato che ci sia per questo genere di cose… il work exchange è un’area grigia, non è lavoro ma sicuramente non basta il visto turistico (quindi l’ESTA). Il mio consiglio è di chiedere ai tuoi host (cercali con anticipo, così hai tempo di fare tutte le pratiche) qual è la soluzione: se sono abituati a ospitare Workawayers, sapranno come fare a mettersi in regola! Se invece pensi di affidarti a Worldpackers puoi chiedere direttamente al supporto clienti del sito, sono molto disponibili e ti sapranno indicare meglio.
      In bocca al lupo e se ti va facci sapere la risposta quando la scopri, così che possa essere utile ad altri dopo di te!

      1. says: Manuel

        Grazie mille! Si ho trovato degli host che hanno già ospitato un pò di workawayers anche dall’Europa tra cui italiani, ho chiesto loro che visto serviva e mi hanno detto che credono che l’esta vada bene. Comunque io per essere sicuro chiederò anche al supporto clienti.

      2. says: Manuel

        Ciao! 🙂 vi aggiorno, per gli usa si può benissimo fare il visto turistico (ESTA) a patto che quando sei in aeroporto non si dica che sei lì per fare volontariato ma solo un viaggio di piacere. Grazie mille per la risposta comunque gentilissima! Se ho altri dubbi non esiterò a domandare

        1. says: Mario

          Ho trovato questo articolo cercando su google ESTA e workaway per organizzarmi in vista di un viaggio il prossimo anno.
          Informandomi online posso dire che la soluzione proposta da Manuel e dai suoi host NON è una soluzione legale. Il solo fatto di dichiarare il falso in aeroporto è un illecito che può avere conseguenze più o meno gravi.

          In caso di dubbi su quanto dichiarato le autorità aeroportuali negli USA sono autorizzati a trattenerti e fare tutti i controlli del caso. Reggere a un interrogatorio con un agente specializzato nel farti domande e capire se stai mentendo non è una bella esperienza.

          Sconsiglio vivamente di intraprendere questa strada a chiunque voglia andare negli stati uniti.
          L’ESTA NON VA BENE SE SI VA NEGLI STATI UNITI A “FARE VOLONTARIATO” o lavorare in qualunque modo, non sei un turista e paghi le conseguenze nel caso ti scoprano.
          Uomo avvisato…

  7. says: antonio

    salve , io volevo sapere come posso diventare host. nel senso ho una pizzeria in una località di mare e mi piacerebbe insegnare a persone di nazionalità diversa il mio lavoro cioe il pizzaiolo
    come posso fare

  8. says: Aurora

    Ciao! Ho intenzione di iniziare a viaggiare da sola, per vivere nuove esperienze, conoscere nuove persone e vedere posti nuovi. Vorrei iniziare con Workaway, ma per prenderci la mano vorrei limitarmi per ora all’Italia per abituarmi al viaggio da sola e all’esperienza con il sito.
    E’ possibile fare questi scambi tra italiani o sono riservati solo a chi viene da fuori?

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Aurora, no figurati non ci sono limitazioni, una volta iscritta alla piattaforma puoi contattare host in capo al mondo o dietro casa…magari qualcuno preferirà ospitare stranieri (per imparare la lingua o per scambio culturale) ma sono certa che nella maggior parte dei casi non avrai problemi a trovare!

  9. says: Aurora

    Ciao! Ho scoperto da poco workaway e vorrei iniziare ad usarlo e viaggiare da sola.
    Sono concessi scambi tra italiani o le esperienze italiane sul sito sono riservate solo a chi viene da fuori?

  10. says: serena

    ciao, sto pensando di partire per un workaway a gennaio o febbraio prossimi. possibilmente in posti dove si abbia a che fare con i cavalli, e alle canarie. hai qualche suggerimento? e inoltre, essere workawayers non comporta problemi con il percepire la disoccupazione vero? perchè è un’esperienza che faro’ se saro’ disoccupata, cosa molto probabile a fine anno vista la situazione creata dal covid quindi vorrei trasformare questo periodo in qualcosa di costruttivo e interessante.

    grazie per l’aiuto che potrai darmi…
    serena

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Serena, mi sembra un’ottima idea, soprattutto quando i piani cambiano in negativo e ci si sente spaesati fare QUALCOSA di nuovo e accrescente è sempre una buona idea. Non preoccuparti, è volontariato e non dovresti aver problemi con la disoccupazione, a meno che questo non interferisca con la tua ricerca di un nuovo lavoro che mi pare sia necessaria per non perdere il supporto…non sono esperta di disoccupazione però essendo freelance, anzi sarebbe interessante se volessi farci sapere come si possono combinare le due cose 🙂 per fare qualcosa con i cavalli puoi utilizzare i filtri del sito o scrivere una keyword come “horses” nella ricerca 😉

  11. says: Paola

    Ciao, io ho 63 anni ma ho già viaggiato da sola varie volte in Europa e non solo. Sono andata sola in Australia soggiornando con Airbnb per cui abbastanza abituata ad arrangiarmi. Vorrei sapere se alla mia età è ancora possibile utilizzare Workaway. Io per esempio adoro cucinare e sono anche piuttosto brava per cui uno dei lavori che potrei fare è quello. Chiaramente non mi interessano esperienze particolarmente forti (non andrei mai in Mongolia o con nomadi) ma magari in posti non particolarmente selvaggi. So abbastanza bene l’inglese e il francese anche se non perfettamente. Vorrei sapere se è possibile fare anche meno di un mese. Grazie se vorrai rispondermi
    Paola

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Paola, certo che sì, non ci sono limiti di età per questo tipo di esperienze 🙂 sta a te, nello scegliere quelle per cui proporti, e all’Host, nel valutare se ciò di cui ha bisogno si adatti a te. Ti consiglio di essere sempre sincera su età e capacità così da non incorrere in problemi e incomprensioni, ma sono certa che chiunque nel mondo non vedrà l’ora di avere con sé una cuoca italiana doc 😀 in bocca al lupo!

  12. says: luca

    ciao Ilaria,
    secondo te sono accettati i volontari in questo periodo di covid ?(sempre ammesso che si possa uscire dall’italia).
    Grazie
    luca

    1. says: Ilaria Cazziol

      La risposta è un bel “dipende”, che pare essere l’unica cosa che si può dire di questi tempi: dipende dal singolo host, in linea teorica sì per la piattaforma non ci sono problemi

  13. says: Vins

    Salve a tutti!
    Vorrei sapere se è possibile fare questo tipo di esperienza in qualsiasi periodo dell’anno. Lo chiedo perché, navigando sul sito “worldpackers,” ho notato che c’è disponibilità di volontariato solo da Maggio ad Ottobre. Vi ringrazio in anticipo per la risposta e per tutte le info utili. 😀

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Vins, direi che dipende da posto a posto e anche da località a località. In generale sì, la piattaforma non restringe nulla. Forse se stai guardando in un posto di mare c’è disponibilità solo in estate, ma è un caso in teoria 🙂

  14. says: Ion

    Salve io conosco poco l’inglese (diciamo proprio base) quindi mi chiedevo,
    avrei qualche possibilità nel trovare offerte da parte di utenti dei paesi dove parlano inglese (e vorrei sapere come so che i destinatari accettano anche persone che non lo praticano bene).
    Ve lo chiedo perché mi piacerebbe impararlo facendo inizialmente volontariato, per poi provare a migrare definitivamente (o quasi ) a scopo lavorativo.
    Grazie per l’attenzione

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao, se il tuo inglese è abbastanza buono da permetterti di capire le descrizioni degli host, contattarli tramite la piattaforma e proporti, allora non preoccuparti non dovresti avere problemi 🙂 basta essere sinceri e spiegare cvhe il proprio livello di inglese non è fluent ma che l’intenzione è proprio quella di lavorarci su, evitare di fare application in posti in cui è necessario il contatto con i turisti (tipo, eviterei gli ostelli, dove ovviamente dovresti parlare inglese con chi arriva) e via!

  15. says: Fiammetta Stefania Manti

    Ciao Ilaria mi chiamo Fiammetta. vorrei poter fare questa esperienza e potermi portare i miei animali , 2 cani e 4 gatti.
    Sto vedendo per un camper nonnino .. visto o costi!
    Che tu sappia poter fare workaway è fattibile con ciurma a presso?
    Perché vorrei iniziare a viaggiare
    … E loro sono famiglia
    Grazie
    Fiammetta

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Fiammetta,
      penso che sia assolutamente fattibile, probabilmente dipenderà da host a host e dovrai contattarli per verificare 🙂 se hanno già altri animali potrebbe essere complicato, ma anche lì dipende non si sa mai…prova e facci sapere se ti va, sarei curiosa di un’esperienza così particolare!

  16. says: Damiano

    Ciao Ilaria, grazie per l’esaustivo articolo. Sono interessato a questo tipo di esperienza in Francia. A tuo parere, c’è una qualche differenza tra Workaway e Worldpacker? C’è un motivo per orientarsi più su uno piuttosto che sull’altro?

    Grazie

    Damiano

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Margherita potenzialmente è aperto a tutte le età, senza limiti, chiaramente sceglierei lavori in cui non devi fare grossi sforzi ma questo varia molto a seconda delle condizioni fisiche, più che dell’età! Ti consiglio di iniziare a guardare cosa c’è sulla piattaforma che potrebbe risuonare con te, e se qualcosa davvero ti piace puoi iscriverti e contattare gli host per verificare la loro disponibilità a ospitarti 🙂

  17. says: Maria Chiara

    Ciao! Sono iscritta a workaway e già con in contatto con diversi host. Se loro mi danno la loro disponibilità, poi come si è soliti procedere? Dovremmo sentirci telefonicamente? Qual è la garanzia che quanto sancito nella nostra chat andrà in porto? Ci sono di mezzi voli da prendere, organizzazioni varie, e non vorrei ritrovarmi dall’altra parte dell’Europa o del mondo pronta a incontrare un host che non esiste o che all’ultimo si ritira, perché effettivamente oltre che una chat e qualche chiamata non si ha altro.
    Se ad esempio, un host decidesse di non voler più fare questa cosa, gli basterebbe semplicemente sparire. Vorrei sapere quindi sapere quali garanzie si hanno e tu come ti sei mossa in merito. Grazie

    1. says: Ilaria Cazziol

      Capisco perfettamente la tua domanda e anzi ricordo il panico che mi invase prima del mio primo Workaway: a due giorni di distanza dalla mia partenza, avevo scritto all’host via whatsapp per gli ultimi dettagli e quello non mi aveva risposto per 24 ore…panic!
      Detto ciò, vorrei poterti dire che ci sono delle garanzie ma no, mi spiace. La garanzia sono i commenti dei workawayer prima di te (alle prime esperienze andrei dove ce ne sono tanti positivi) e il fatto che migliaia di altre persone sono partite prima di te ed è andato tutto bene 🙂 e che se poi non va tutto bene, va bene uguale perché arrivi dove devi arrivare e poi ti organizzi in modo diverso…il bello di questo tipo di viaggio è anche scoprire che il peggio che poteva succedere non è solitamente poi così terribile, c’è sempre una soluzione 🙂
      Spero che questo ti risponda e in qualche modo ti tranquillizzi! In bocca al lupo, vedrai andrà benone!

  18. says: Francesca

    Buonasera,

    vorrei sapere se, per andare come Workawayer in Usa e Canada, è sufficiente andare con Esta/Eta o se è necessario un Visto e, in questo caso, che tipo di Visto servirebbe, grazie.

    1. says: Ilaria Cazziol

      diciamo che è una zona grigia, in questi Paesi ci sarebbero dei visti speciali per fare volontariato ma spesso gli host su Workaway non sono associazioni riconosciute quindi non potresti comunque ottenerlo…la cosa migliore è sempre chiedere informazioni all’host

  19. says: Alessandro

    Ciao!! Articolo stupendo, mi sto avvicinando a questo mondo perché vorrei vivere delle esperienze autentiche in giro per il mondo.
    Al momento percepisco la disoccupazione e mi interesserebbe sapere se prestare la mia manodopera presso un host debba essere dichiarato all’INPS o comunque mi tolga la possibilità di ricevere la NASPI.
    Avete informazioni a riguardo? Leggendo online non ho trovato molto ahimè.
    Grazie mille!

    1. says: Ilaria Cazziol

      non credo proprio, non è lavoro retribuito non credo che per il volontariato ci siano restrizioni, ma temo di non averne proprio idea mi dispiace!

  20. says: giulia

    Ciao, articolo molto interessante. Ho un blog dove parlo di viaggi e sto facendo un articolo sul volontariato. Per caso sai dirmi se è possibile ottenere un affiliazione marketing con Workaway o altri siti di work exchange?
    Grazie mille

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Silvia, in teoria no – sia su Workaway che su Worldpackers c’è un limite di età ed è 18 anni. Detto questo penso che sia più una questione che puoi discutere direttamente con i tuoi host: puoi cercare se c’è qualcuno che ti interessa e provare a contattarli al di fuori della piattaforma, al più. Se loro non hanno problemi, e i tuoi genitori nemmeno, il limite di età conta poco 🙂

  21. says: Sofia Frati Salti

    Ciao ti scrivo per avere un consiglio sulla mia situazione.
    Dopo aver già fatto uno SVE in Francia, un servizio civile in Mozambico, lavorato a Lisbona in 2 call center e tornata 1 anno in Francia per studiare e lavorare, vorrei ritornare a Lisbona e trovare un lavoro abbastanza definitivo, ma non voglio stare nella stanza del mio ragazzo (che divide la casa con altre persone) a cercare semplicemente lavoro dal mio computer. Ho pensato quindi di trovare un’ esperienza WorkAway a Lisbona e dintorni per poter riprendere le lingue un po’ arrugginite e avere un posto dove stare senza sperperare troppo denaro, avendo il volontariato a cui dedicarmi la mattina e la ricerca del lavoro al pomeriggio. Mi renderei disponibile per il WorkAway per 2/3 mesi a partire da ottobre, diplomandomi a fine settembre. è secondo te fattibile come piano? Ha senso usare workaway per non restare disoccupata nella ricerca del lavoro e per ricostruire la propria rete sociale e lavorativa?
    Ti ringrazio per il feedback che potrai darmi
    Sofia

    1. says: Ilaria Cazziol

      ciao Sofia, mi sembra un piano FANTASTICO. Ti dirò di più, se riesci a trovare un workaway in qualche modo correlato al tuo percorso di studi o sogno lavorativo (che non hai specificato quindi non so dirti se sia possibile, ma c’è davvero tanta varietà su Workaway quindi perché no), potrebbe essere il workaway stesso il trampolino di lancio per trovare il lavoro, grazie all’aiuto dei tuoi host. Quindi ci vedo solo vantaggi 🙂 brava, ottima pensata e facci sapere come finisce! In bocca al lupo

  22. says: Ambrogio Sironi

    Ciao. Il mio non e’ un commento ma una semplice domanda.

    Se una coppia ( moglie e marito) viaggiano come workaway devono lavorare
    entrambe?

    Grazie anticipatamente.

    Ambrogio

    1. says: Ilaria Cazziol

      Dipende da workaway a workaway, è una cosa che va concordata con gli ospiti (se la persona che lavora fa qualcosa di davvero utile e di valore non vedo perché no, comunque sarà più difficile trovare chi accetta)

  23. says: Fatima

    Ciao
    Grazie per l’articolo e le informazioni interessanti.
    Avrei bisogno gentilmente di un’informazione
    Questa estate vorrei provare a fare un’esperienza di volontariato attraverso uno dei siti menzionati.
    Vorrei andare nel Regno Unito per una settimana ancora non riesco a capire se ho bisogno o meno di un visto
    Grazie di cuore

    1. says: Ilaria Cazziol

      Come ho già scritto spesso nei commenti, è una zona grigia in molti Paesi (è volontariato, quindi servirebbe un visto specifico, ma spesso non è volontariato formale attraverso associazioni dedicate) e non è facile risponderti…ti consiglio di chiedere agli host che ti interessano quando li contatti, loro se lo fanno spesso saranno informati 🙂

  24. says: Flavia

    Ciao Ilaria!

    Ho trovato super utile questo tuo articolo e colgo l’opportunità che dai di farti una domanda per chiederti: io e il mio ragazzo vorremmo iniziare una nuova vita in un altro Paese – molto costoso – e pensavamo di iniziare il nostro percorso all’estero utilizzando per un primo periodo di 2-3 mesi workaway, così da non spendere una fortuna fin dal principio. Questo ci darebbe la possibilità di sbrigare i primi documenti fondamentali, avere un indirizzo di residenza e avere qualche ora il pomeriggio per poter cercare lavoro direttamente in loco.

    Quello che mi domando è, nel momento in cui, per esempio, dovessimo trovare lavoro nel periodo di tempo in cui ci troviamo “ospitati”, ci sono particolari restrizioni o limitazioni sul come/quando possiamo lasciare l’host?

    1. says: Ilaria Cazziol

      Ciao Flavia, sono contenta che l’articolo ti sia stato utile, iniziare il cambio vita/trasferimento con il volontariato è un’ottima idea sia per risparmiare che per conoscere la cultura locale e iniziare a farsi nuovi amici…quindi ottimo! Quanto alla tua domanda si tratta sempre di rapporti informali, non ci sono contratti vincolanti o simili, quindi potenzialmente puoi sempre andartene quando vuoi. Però per lo spirito corretto dovresti concludere il periodo concordato o comunque dare un congruo preavviso 🙂

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